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6° giorno della Novena a San Giuseppe Moscati per gli ammalati

Novena a San Giuseppe Moscati per gli ammalati – 6° giorno di preghiera

O Signore, illumina la mia mente e fortifica la mia volontà, perché possa comprendere e mettere in pratica la tua parola. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Dalla I lettera di S. Pietro, capitolo 3, versetti 8-12: 
Infine, fratelli, ci sia perfetta concordia tra voi: abbiate compassione, amore e misericordia gli uni verso gli altri. Siate umili. Non fate il male a chi vi fa del male, non rispondete con insulti a chi vi insulta; al contrario, rispondete con buone parole, perché anche Dio vi ha chiamati a ricevere le sue benedizioni.

È come dice la Bibbia: Chi vuole avere una vita felice, chi vuol vivere giorni sereni, tenga lontano la lingua dal male, con le sue labbra non dica menzogne. Fugga dal male e faccia del bene, cerchi la pace e sempre la segua. Ai giusti guarda il Signore, ascolta le loro preghiere e va contro chi opera il male.

 

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Punti di riflessione

1) Sia le parole di S. Pietro e sia la citazione biblica sono significative. Ci fanno riflettere sulla concordia che deve regnare tra noi, sulla misericordia e sull’amore vicendevole.

2) Anche quando riceviamo il male dobbiamo rispondere col bene, e il Signore, che guarda nell’intimo del nostro cuore, ci darà la ricompensa.

3) Nella vita di ogni uomo, e quindi anche nella mia, ci sono situazioni positive e negative. In queste ultime, come mi comporto?

4) S. Giuseppe Moscati agiva da vero cristiano e risolveva ogni cosa con l’umiltà e la bontà. A un ufficiale dell’esercito che, interpretando male una sua frase, lo aveva sfidato a duello con una lettera insolente, il Santo rispose il 23 dicembre 1924: « Mio caro, la tua lettera non ha scosso affatto la mia serenità: sono tanto piú vecchio di te e comprendo certi stati d’animo e sono un cristiano e ricordo la massima della carità (…]. Del resto a questo mondo non si raccolgono che ingratitudini, e non bisogna meravigliarsi di nulla ».

Preghiera

O Signore, che in vita e soprattutto nella morte, hai sempre perdonato e hai manifestato la tua misericordia, concedimi di vivere in perfetta concordia con i miei fratelli, di non far male ad alcuno e di sapere accettare con umiltà e bontà, a imitazione di S. Giuseppe Moscati, le ingratitudini e l’indifferenza degli uomini.

Ora che ho bisogno del tuo aiuto per…, interpongo l’intercessione del Santo Medico.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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