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28 migranti sbarcati a Roccella Jonica positivi al Covid. Ed i cittadini bloccano le strade. Allarme anche a Lampedusa

Migranti sbarcati in Calabria positivi al covid, e la popolazione è scesa in strada per protestare sulla Statale 18, che attraversa Amantea, dove da ieri sera sono stati trasferiti i migranti .

Un gruppo di settanta migranti, avvistati nella tarda serata di ieri nello Jonio al largo di Caulonia a bordo di un’imbarcazione, sono sbarcati in mattinata nel porto di Roccella Jonica. T

ra i migranti, tutti uomini di nazionalità pachistana, sottoposti tutti al tampone per il coronavirus, sono emersi alcuni casi di positività al coronavirus. All’arrivo in porto i migranti, apparsi tutti in buone condizioni di salute, sono stati fatti scendere sulla banchina con l’ausilio dei volontari della Croce rossa italiana. Successivamente sono stati trasferiti nel palazzetto dello sport di Roccella Jonica in attesa dell’esito dei test che sono in corso a Reggio Calabria.

Roccella Jonica contestazioni
Roccella Jonica contestazioni

La notizia dell’esito dei test ha creato apprensione nella cittadina ionica dove questo sbarco è il secondo in dieci giorni. Sul posto oltre a personale specializzato ci sono i funzionari della Prefettura di Reggio Calabria: ci sono state proteste infatti ad Amantea, centro turistico in provincia di Cosenza, per i positivi al Covid-19 trasferiti ieri sera da Roccella Jonica in una struttura Cas della località del Tirreno cosentino. Decine di cittadini, infatti, hanno invaso la Strada Statale 18 che attraversa Amantea, in alcuni casi stendendosi a terra per protesta e bloccando il traffico. A controllare la situazione sono intervenute le forze dell’ordine. La struttura che ospita i 12 migranti, posti in quarantena dopo l’esito positivo del primo tampone, si trova in pieno centro città, ed è stata totalmente isolata.

E’ allarme anche a Lampedusa. «A Lampedusa sbarcati in oltre 600. E’ stato chiesto l’aiuto della sanità siciliana e poco fa è atterrato un volo sull’isola con test sierologici e tamponi. Ma così continua a non andare bene. Il prezzo lo paga tutto la Sicilia.. .e lo pagano le sue imprese turistiche e i suoi cittadini», ha scritto su Facebook l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza.

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