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Sono tornata a camminare grazie all’aiuto di Dio!

web_loredanaerroreLa cantante LOREDANA ERRORE torna in scena dopo il grave incidente di due anni fa nel quale era rimasta parzialmente paralizzata. Dopo l’adozione dalla Romania e il successo di Amici, per lei è come una terza partenza

«Se oggi posso di nuovo camminare e sono tornata sul palco a cantare lo devo a Dio che mi ha protetto». Non ha dubbi Loredana Errore, la cantante siciliana diventata famosa conquistando il secondo posto all’edizione 2010 della trasmissione Amici di Maria De Filippi che il 4 settembre 2013 era rimasta vittima di un grave incidente ad Agrigento mentre era alla guida della sua auto e che finalmente ha ripreso la piena attività con un tour estivo.

Loredana è una giovane donna grintosa, abituata ad affrontare le difficoltà della vita. Nata in Romania nel 1984, ha vissuto per due anni in orfanotrofio prima di essere adottata in Italia da una coppia di Agrigento. Conquistata dalla musica, fin da adolescente lavora duramente per farsi conoscere e provare a sfondare: «Non volevo perdere tempo, continuavo a studiare», racconta. Nel 2001 partecipa al Festival di Napoli, nel 2004 al festival Cantamare, al Cantagiro edizione 2008 si classifica al 3° posto nella tappa siciliana. Compie la gavetta cantando nei locali. Ma il colpaccio lo fa quando a 25 anni ottiene il 2° posto nella nona edizione di Amici, alle spalle di Emma Marrone e condividendo il podio con Pierdavide Carone. È un balzo nel mondo dello star system: duetta con personaggi del calibro di Lucio Dalla, Pino Daniele, Loredana Berté e Anna Tatangelo, pubblica il disco Ragazza occhi cielo con l’omonimo singolo scritto da Biagio Antonacci, riceve il premio The Voice ai Venice Music Awards 2010. Assapora l’ebbrezza del successo. Poi il baratro dell’incidente. Ma Loredana non si scoraggia: era già come nata due volte, è capace di rinascere una terza.

 

Quella sera Loredana era alla guida della sua auto, pioveva… Il veicolo sbanda, si ribalta, va a sbattere. «Non ho mai perso conoscenza», ricorda, «e subito mi sono accorta che gambe e braccia non rispondevano più. Ho invocato con disperazione il nome di Dio: gli ho chiesto di non abbandonarmi… Quando mi hanno estratta dalla macchina ho sentito come delle scosse al bacino: ho capito che la mia invocazione non era stata ignorata». La cantante non ama entrare nei dettagli: «Ho sempre avuto fede, questi sono argomenti che non vanno sbandierati, ma non posso nemmeno non raccontare di aver sperimentato la Misericordia divina». E aggiunge: «Penso di essere stata aiutata anche da santa Rosalia, che si festeggiava quel giorno, e nella cui città, Palermo, sono stata trasferita dopo un primo ricovero ad Agrigento».

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All’inizio il verdetto dei medici è molto severo: «Conservavo solo il 5 per cento della mobilità, ero praticamente tetraplegica. Sono stata costretta a rimanere in ospedale per diversi mesi». Poi le cure e la fisioterapia iniziano a dare i loro effetti, per nulla scontati. «C’è voluto molto impegno, molta determinazione. Mi è stata particolarmente vicina mia madre», racconta Loredana. «Dopo quattro anni sempre di corsa sono stata forzatamente a riposo. Ho riflettuto, ho capito quante cose inutili ci danno ansia e cosa conta davvero. La mia dimensione interiore ne esce valorizzata». Già dalla scorsa estate Loredana è tornata alle prime esibizioni, ma il tour di quest’anno, come esplicita anche il titolo, «Ricomincio da qui», è la ripartenza ufficiale.

Per Loredana il talento musicale è «un dono che Dio mi ha dato». Un dono che non vuole tenere solo per sé e infatti spesso partecipa ad eventi benefici: lo scorso 30 maggio ha cantato a Rock per un bambino, per la ricerca sulle malattie pediatriche. Ma non è nuova a esperienze di questo tipo, annoverando anche la presenza a Lampedusa a O’ Scià, il festival ideato da Claudio Baglioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma dei migranti che perdono la vita sulle carrette del mar Mediterraneo. «I miei genitori adottivi mi hanno cresciuta insegnandomi i valori dell’amore per il prossimo», racconta. «In casa mia non mancava mai un’immagine dal Sacro Cuore o della Madonna. Ma penso che le radici della mia fede affondino soprattutto nel dolore che ho provato da bambina: nella mia vita Dio mi ha aiutato molto».

Testo di Paolo Rappellino per Credere

Link all’articolo originale

http://www.credere.it/n.-25-2015/loredana-errore.html

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