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Vi portiamo nel Santuario di Nostra Signora della Guardia

Benedetto Pareto, durante la bella stagione, sale ogni giorno il pendio del Monte Figogna, che sovrasta Livellato. Lassù fa pascolare le pecore e raccoglie erba . La sua giornata è interrotta solo dal pasto che la moglie gli porta da casa, verso le dieci del mattino.

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Un giorno, alla fine di agosto, mentre Benedetto aspetta la moglie, gli si avvicina una Signora, bella e splendente, che si presenta come la Madre di Gesù, lo conforta e gli chiede di costruire una cappella sul monte. Benedetto esita: “Sono tanto povero, e per fabbricare su questo monte alto e deserto occorreranno così tanti soldi che io dispero di riuscirci”. Ma Maria lo rassicura: “Non avere paura. Sarai molto aiutato”. Pieno di entusiasmo Benedetto si precipita a casa per parlare dell’incontro miracoloso alla famiglia. La moglie incredula lo deride: “Finora voi siete stato considerato da tutti un uomo semplice; d’ora in poi sarete ritenuto balordo o matto del tutto”: è così convincente da dissuadere il marito da ogni progetto. Il mattino dopo Benedetto sale su un albero di fico, il ramo cede al peso del suo corpo e si spezza.
La caduta lascia conseguenze gravissime, che fanno pensare al peggio. Infermo a letto, Benedetto riceve ancora la visita della Madonna che, rimproverandolo dolcemente, lo invita di nuovo a costruire la cappella, e lo guarisce immediatamente, Superato ogni indugio, Benedetto si mette al lavoro: percorre tutta la valle chiedendo aiuto di braccia e offerte . In poco tempo porta a compimento la cappella. La data attribuita dalla tradizione alla prima apparizione, 29 agosto 1490, è discussa dagli storici del Santuario.
Nel 1490 il 29 agosto era domenica: è difficile pensare che Benedetto Pareto violasse il riposo settimanale con un’intera giornata di lavoro in altura.
E’ vero però che dagli anni successivi l’anniversario è sempre stato celebrato il 29 agosto.
Un’antica tradizione, secondo la quale il giorno dell’apparizione era un mercoledì, restringe il campo a due anni: 1487 e 1492.
Gli studiosi propendono per il 1487, dato che nel 1488 sul vicino passo dei Giovi già si costruiva una cappella dedicata a Nostra Signora della Guardia. Il nome
In tempi antichi i monti posti in posizione strategica per avvistare navi nemiche o portatrici di epidemie venivano chiamati “guardie”.
Questo appellativo è diventato poi simbolo della materna protezione offerta da Maria al suo santuario ed alla sua gente. La città di Genova l’ha eletta quale patrona e la venerazione nei suoi confronti si è ormai estesa ben oltre i confini della Liguria.

La Basilica in stile cinquecente­sco, (lunga 49 m. e larga 26), a croce latina, con tre navate divise da otto archi a tutto sesto, è sormontata da una cupola ottagonale alta 40 m. Sul lato Est, la maestosa torre campanaria (45 m.), ultima­ta nel 1899 su disegno dell’Ing. Guglielmo Calmieri.
Navata centrale e controfacciata: sono interamente coperte da affre­schi (1963-1966) di Antonio Giu­seppe Santagata. Soggetti: il fatto dell’Apparizione, alcune scene della vita della Madonna e, nelle vele delle finestre, i versetti dell’Ave Maria. Nella controfaccia­ta: l’offerta a Maria del “cuore del­la città” da parte del Card. Giuseppe Siri.
Mirabili gli affreschi della >cupola del pittore L. Arzuffi: la gloria di Maria tra gli an­geli e i Santi protettori della Repubblica di Genova. Nella parte inferiore l’arrivo di Colombo nel nuovo mondo e altri epi­sodi della storia di Ge­nova “città di Maria Santissima. ­Nei pennacchi, i Dottori “ma­riani” della Chiesa: S. Bernardo, S. Gio­vanni Damasceno, S. Cirillo e S. Efrem.
Nel Transetto: le pittu­re della volta, ini­ziate da GB. Semi­no nel 1941 e in­terrotta a causa della guerra, sono completate nel 1945 dall’Ar­zuffi. Raffigurano la Vergine e vari episodi della sua vita: la Nascita di Maria e la Visita ad Elisabetta, la Presentazione al tempio e lo Sposalizio.
La Cappella del transetto sinistro è dedicata alla Vergine incoronata e a Sant’Eusebio : in basso, sull’altare, la statua marmorea di S. Eusebio, del 1544 e in alto, la preziosa nicchia del Parracca del ‘600, con la statua della Vergine della Guardia, incoronata nel 1652 dal Cardinale Durazzo; ai lati, le statue seicentesche del medico S. Pantaleo e S. Michele, (invocati per mali del fisico e dello spirito), tutte provenienti dalla vecchia chiesa del 1530.
La Cappella del transetto destro è dedicata al Sacro Cuore. Sotto l’altare, notevole il presepe marmoreo di Gian Domenico Carli; ai lati, le statue di S. Domenico e S. Caterina da Siena. La Cappella è, oggi, caratterizzata dai “fiocchi dei neonati”, donati dai genitori all’atto di affidamento dei Bimbi a Maria.
Presbiterio e coro: l’affresco della volta, l’Incoronazione della Vergine, è opera del Semino, quelli del catino absidale, l’Annunciazione, l’Immacolata e la Madonna ai piedi della croce, sono dell’Arzuffi.
Nel coro, che funge oggi da “Penitenzieria”, tre vetrate, raffiguranti le apparizioni al Pareto e la Mater Ecclesiae, quest’ultima, su disegno del Santagata. Sul lato destro vicino alla Sacrestia, la tomba di Mons. Pietro Malfatti, rettore del Santuario dal 1899 al 1949, con bassorilievo bronzeo dello scultore G.B. Airaldi.
Altare Maggiore in marmo bianco statuario, è realizzato da Angelo Ortelli su disegno dell’Arch. Raffaello Salvatori (1940) Ornato di colonnine scanalate in onice con basi e capitelli in bronzo dorato. Sul davanti, le statue di Mosè e del Profeta Elia, di Umberto De Giovanni; dello stesso scultore, il paliotto in bronzo dorato dell’Ultima Cena. Per adeguarsi alle moderne esigenze liturgiche la mensa dell’altare è stata riadattata. Nel 1994, dall’Arch. Giorgio Gnudi. Sue anche la cattedra e l’ambone.
Sulla sinistra il caratteristico “Cristo nero” processionale della prima metà del ‘900. Centrale, alle spalle dell’altare, >il tempietto con la statua della Madonna della Guardia, fine opera con colonne, angeli e putti dello scultore Antonio Ricchini (1899). La statua lignea è una delle più belle di Antonio Giuseppe Canepa (1894).L’interno dell’edicola marmorea è rivestito, dal 1944, di mosaico a oro zecchino. La statua è stata incoronata dall’Arcivescovo Beato Tommaso Reggio, a nome di Papa Leone XIII, il 10 giugno 1894.
Cappelle laterali: nella navata sinistra la Cappella di San Giovanni Battista altra pregevole statua di Antonio Giuseppe Canepa. Nella navata destra la Cappella di San Giuseppe, opera dello scultore Ortelli; ospita provvisoriamente, l’artistico presepe, con Statuine settecentesche, scuola del Maragliano, recentemente restaurate e ambientate in una scenografia del ‘700 del centro storico genovese. Autore dell’ambientazione, il presepista Enzo Cassini. A fianco della cappella il quadro del Torriglia che raffigura S. Agostino.
Sacrestia: inserito fra i mobili in noce massiccio, l’antico altare della prima chiesa il cui paliotto raffigura, in bassorilievo, per la prima volta (prima metà del ‘500) la scena dell’apparizione con la Madonna ed il Pareto.
Cappella invernale: Attigua alla sacrestia. Sull’altare, il quadro del Torriglia (1895), discepolo del Barabino, raffigurante l’Apparizione della Vergine a Benedetto Pareto. Alla parete il Crocifisso settecentesco del Maragliano.

Come arrivare 
A PIEDI:
(da Genova-S.Quirico, da S.Carlo di Cese, da Sestri Ponente, da Pontedecimo) secondo le indicazioni della:
F.I.E. (Federazione Italiana Escursionismo)
Via Imperiale, 14 – 16143 Genova GE
Tel. 0103515736 – Fax 0102927415
email: info@fieitalia.it
che suggerisce sei itinerari con tutte le informazioni relative.

CON L’AUTOBUS:
pubblico delle linee ATM in partenza giornalmente dalla Stazione di Genova-Bolzaneto e da Genova-Piazza delle Vittorie

IN AUTO:
Da Milano autostrada A7 Milano-Genova oppure SS 35 dei Giovi. da Roma SS n.1 Aurelia e autostrada A12 Roma-Genova.

Celebrazioni

Apertura e chiusura del Santuario:
Giorni feriali (ora solare):   7,30 – 12 14 – 18,30
Giorni feriali (ora legale):   7,30 – 12 14 – 19
Domenica, Festivi:             7,00 – 19 (Natale 7,00-13 14-19)

Contatti
e-mail: segreteria@santuarioguardia.it
Santuario Madonna della Guardia P.zza Santuario, 4 – 16014 – Ceranesi (GE)
Segreteria (Sig. Romano Boccardo) Tel. 010-718010; Fax. 010-718011
Il Rettore del Santuario è Mons. Marco Granara Tel. 010-718012
Per informazioni sui soggiorni e prenotazioni tel. 010.7235875
Per chiedere l’assistenza di un Sacerdote per la guida spirituale durante un soggiorno… Per partecipare ad iniziative di spiritualità… tel. 010.72351 chiedendo di Don Marco o di Don Piero.
Il Santuario dispone di attrezzature per la colazione al sacco. Il Santuario mette a disposizione dei pellegrini un complesso con ristorante e albergo per il pernottamento. nei pressi del Santuario ci sono negozi per l’acquisto di oggetti religiosi.

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Tradizioni
A destra dell’ Altare Maggiore , la Cappella dei fiocchi rosa e azzurri.
Ormai da anni, nonni, mamme, papà, fratelli e sorelle maggiori, si incontrano davanti a Maria per fare festa e per affidare a Lei, Mamma di ognuno, la vita del nuovo arrivato.
Ci si porta a casa anche un impegno.
Affidare un bimbo a Maria non significa delegare, ma investe la famiglia di una responsabilità: continuare con più entusiasmo o eventualmente riprendere il rapporto con Dio Padre.
L’affidamento dei bambini di solito avviene dopo la Messa pomeridiana domenicale e dopo la Messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo ogni primo sabato del mese

I pellegrinaggi
Il pellegrinaggio alla Guardia è da sempre il percorso, a piedi e non solo, verso il luogo dove Maria ha incontrato un uomo, Benedetto Pareto; lo ha liberato dalle sue paure e dalla sua poca fede; lo ha responsabilizzato e coinvolto. Questa storia continua oggi con:

Il grande pellegrinaggio diocesano del 1° sabato di ogni mese
Proposto e presieduto dall’Arcivescovo Card. Tarcisio Bertone, inizia ogni primo sabato del mese alle 7.30, con partenza dalle “Batterie” (oggi ” Guardia pacis mundi ” a 1 km dal Santuario). La Messa è alle 8 circa. E’ stato pensato e voluto come “la preghiera del popolo per il popolo genovese”. Pellegrinaggi vicariali, parrocchiali, di gruppi, associazioni, categorieA tutti quanti vogliono salire in pellegrinaggio alla Guardia come parrocchia, gruppo, associazione, … si raccomanda vivamente di dedicarsi con cura alla preparazione del pellegrinaggio e di concedersi un tempo adeguato di sosta alla Guardia. I lavori di ristrutturazione oggi permettono anche il pernottamento al Santuario. Per informazioni tel 010 72351 o info@santuarioguardia.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Sempre importanti i pellegrinaggi familiari
In occasione di nozze, di affidamento di neonati alla Madonna, di scioglimento di voti superate certe emergenze familiari,… Maria si fa guardiana delle tappe più importanti della nostra vita: la vita si coniuga con la fede e la fede dà senso alla vita.
Tutti i bambini che sono stati “affidati” alla Madonna, sono poi attesi nella domenica più prossima all’ 8 Settembre (festa della Natività di Maria), per la FESTA DEI BAMBINI, una giornata che li vede coinvolti con i loro genitori in un momento di allegra condivisione.

Uno degli appuntamenti fondamentali nella vita del santuario è costituito dalla Novena di preparazione alla Festa e quindi il periodo che va dal 20 al 28 di agosto di ogni anno.
E’ il momento di massimo coinvolgimento di tutti i volontari e di tutti gli amici della Madonna della Guardia. Si tratta di giornate molto intense, ricche di preghiera, di riflessione e di occasioni di incontro, accuratamente preparate nei mesi precedenti.
Ogni anno si decidono dei “temi conduttori” e ogni giornata è dedicata ad uno specifico approfondimento. Quando è possibile vengono invitati anche “personalità autorevoli” dotate di particolari competenze e carismi che portino testimonianze che aiutino a riflettere e a crescere nella testa e nel cuore.
Dal 2000, a seguito dei lavori di ristrutturazione effettuati, il Santuario dispone di un adeguato numero di stanze e quindi è data la possibilità ad un consistente numero di persone di partecipare all’intera novena. Per cogliere tutti i frutti di questa preziosa esperienza di fede.

Supplica
alla Madonna dalla Guardia
– ore 10 del 29 Agosto –
O Maria,
nostra dolce madre e amorosa custode,
(in questo giorno e in quest’ora
che ricorda la tua apparizione a Benedetto Pareto sulla vetta del monte Figogna,)
accogli il nostro omaggio pieno di riconoscenza e di fiducia.
Tu esaudisci sempre le preghiere dei tuoi figli,
nel modo e nel tempo voluto dalla provvidenza di Dio:
da quando sei apparsa sulla santa montagna all’umile nostro fratello,
hai fatto scendere, su quanti hanno invocato la tua intercessione,
copiosissime benedizioni.
Riconosciamo di essere indegni della tua bontà.
Proprio per questo speriamo nel tuo amore di Madre,
che non rifiuta mai il suo aiuto ai figli più deboli e peccatori
e perciò più bisognosi della misericordia di Dio,
perchè si convertano e ottengano il Suo perdano.
Implora dal tuo Divin Figlio la salute dell’anima e del corpo;
consola chi piange;
ispira concordia dov’è incomprensione,
da’ forza a chi è perseguitato, pazienza a chi è umiliato,
porta ovunque la serenità, la pace, la gioia.
Aiutaci , col tuo esempio di piena fedeltà al Signore,
a custodire in noi il preziosissimo dono della Vita Divina
che Gesù ci ha meritato con la Sua Morte e Risurrezione
e ci ha donato nel Battesimo,
che ci ha fatto membri della immensa famiglia di Dio, la Chiesa,
della quale tu sei la Madre.
Riconoscenti di tanto dono chiedi per noi al Signore:
fede senza ombre, speranza incrollabile, carità ardente.
Così , dopo aver camminato nella vita terrena con i fratelli
verso i beni che la bontà di Dio ci ha promesso,
potremo giungere all’eterna felicità in Dio:
Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen!

Preghiera pronunciata dal Papa Benedetto XVI
O Vergine Maria,
che dall’alto del tuo Santuario
vegli su questo popolo a te devoto,
benedetta sei tu fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.
Per l’umiltà del tuo cuore
Dio ti ha scelta come Madre del Figlio suo incarnato,
e per il coraggio del tuo animo
ti ha chiamata ad essere partecipe della croce
sulla quale il tuo Figlio moriva.
Così, per espresso volere di lui, tu sei divenuta Madre nostra.
Sii sempre benedetta, o Madre di Dio e degli uomini.
A te volgiamo il nostro sguardo di figli,
a te ricorriamo con fiducia incrollabile;
a te confidiamo le gioie e le pene nostre,
delle famiglie, della società, della Chiesa.
Tu guarda, accogli, illumina e consola ciascuno.
Insegnaci ad ascoltare il tuo Figlio Gesù
e a fare quello che egli nel suo Vangelo ci dice,
per testimoniarlo con la coerenza della vita,
restando liberi dalle suggestioni del mondo
e aperti sempre alle interiori mozioni dello Spirito.
A te, Santa Vergine della Guardia,
all’inizio del nuovo millennio,
la Città di Genova rinnova il suo affidamento,
memore delle sue avite tradizioni di limpida fede,
di intraprendenza operosa, di magnanima carità.
Rendi sicuro il nostro cammino, salda la speranza,
capace di comprensione e di perdono la vita.
Aiutaci ad essere veri discepoli di Cristo, ad amare la Chiesa,
ad essere messaggeri lieti del Vangelo,
sapendo che la fede è sorgente di civiltà e di bene per tutti.
( BENEDETTO XVI )

Pubblicazioni
La Madonna della Guardia di G. Merlatti. Storia critica della Guardia, apparizione e sviluppi,
“La Madonna della Guardia, don Orione e mons. Malfatti” di A. Viti. Interessante rapporto di due grandi amici e loro devozione alla Guardia ,
“La Madonna della Guardia di Genova” di Mons. Marco Granara. Il racconto dell’apparizione della Vergine fatto da Benedetto Pareto.
“La Madonna della Guardia” di Anna Gatti Parodi e Giovanni Meriana – Storia, arte e devozione del Santuario “principe della ligure terra”
Il CD “I suoni della festa”: per tornare alla Guardia (con la fantasia e con il cuore): le campane, l’organo, il canto Vergine Benedetta, la storia dell’Apparizione, la “Supplica” del 29 agosto…
La Madonna della Guardia utilizza lo strumento della rivista per visitare ogni mese 63000 famiglie, in Italia e nel mondo. Nelle 32 pagine della rivista troverete ogni notizia utile per conoscere le attività del Santuario e ampi servizi di approfondimento su fatti di attualità e questioni di fede. All’interno “Il pane quotidiano”, il commento al Vangelo del giorno a cura di don Prospero Bonzani.

Da vedere nei dintorni
Dalla vetta del Figogna si ammira uno dei panorami più vasti d’Italia. Ai tempi dei romani vi era una stazione di guardia ove si facevano le segnalazioni occorrenti al movimento delle truppe lungo le strade imperiali, da qui il nome dato al Santuario.

Genova, a brevissima distanza dal Santuario, è bellissima ecco qualche consiglio su cosa vedere:
Acquario, Galata (Museo del mare), Castello D’Albertis, palazzo Ducale, via Garibaldi, via San Lorenzo (e i vicoli del centro storico) casa di Colombo, punti panoramici: Spianata Castelletto (raggiungibile con un ascensore), Boccadasse, la passeggiata di Nervi (meritano una visita anche i parchi di Nervi).

Di grande interesse sono i numerosi musei di Genova, che hanno sede, nella maggior parte dei casi, in ville patrizie di grande pregio architettonico e ospitano opere di grande valore artistico: Caravaggio, Rubens, Tiziano

Prodotti tipici
Nei ristoranti della zona si possono gustare i saporiti piatti della tradizione ligure: come ‘tocco’ Di Funghi, ‘trenette Col Pesto’ Alla Genovese, Acciughe Fresche Al Finocchio Acciughe Ripiene Alla Ligure, Agnolotti Verdi Alla Genovese, Zuppa Di Pesce Liguria, e come dolci : Canestrelli, Fritelle Alla Genovese , Pan dolce genovese Accompagnati dal famoso vino Scimiscià passito.
Curiosità
Il polmone azzurro
“Sono salito spesso al Santuario con la mia gente e con tanta gioia. Ora salgo solo con il cuore perchè sono fermo, impedito, in carrozzina”. Dal desiderio di questo vecchio parroco del lontano ponente ligure è nata l’idea del “Polmone Azzurro”. E’ il gruppo costituito da quanti – impediti a salire fisicamente – salgono “con il cuore”. E’ per quanti vogliono “partecipare” al bene che Maria opera alla Guardia e dalla Guardia, con l’offerta di preghiere, di penitenza, di sofferenze. Ammalati, monache di clausura, carcerati…. possono iscriversi. Saranno tenuti informati perchè sostengano il tutto a distanza di fisico e “presenza” di spirito. Telefonare o scrivere a suor Giuseppina (tel. 010 7235813).




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