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Viterbo: la Chiesa arriva in discoteca con il #grestparty

La Chiesa arriva in discoteca: l’iniziativa è organizzata dalla diocesi di Viterbo e vede coinvolti il vescovo, mons. Lino Fumagalli, i giovani e tutti gli animatori dei grest locali. L’evento si terrà stasera al club “Subway” di Viterbo. Gioia Tagliente per Radio Vaticana ha intervistato don Fabrizio Pacelli, direttore del servizio diocesano per la pastorale giovanile:

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R. – E’ la conclusione di un percorso che dura da due anni in merito al progetto “Missione Giovani”, che ha come slogan “Sporcati di cielo”, che ha visto coinvolte varie realtà della nostra diocesi e, in particolare, i “Grest” parrocchiali (Gruppi riccreativi estivi – ndr) della città di Viterbo e le scuole superiori. Adesso, in questa settimana siamo nella fase finale facendo visita in particolare ai Grest cittadini. E, stasera, il “Grest party” vuole essere la conclusione per gli animatori dei Grest e quindi una sorta di festa per tutti loro, dove il vescovo verrà per una benedizione e un saluto. E’ un momento ludico che però è stato preceduto da vari momenti di alta spiritualità e da momenti fortemente profondi, insieme agli animatori, nelle varie parrocchie e nei Grest, portando il messaggio “Sporcarsi di cielo”, cioè scoprire all’interno di ognuno quel frammento di bellezza, quella goccia di cielo, che è presente in ognuno di noi.
D. – Papa Francesco ha parlato di una Chiesa in uscita. Voi, quindi, state andando direttamente nei luoghi dove si trovano i giovani. Quali sono gli obiettivi?
R. – L’obiettivo che ci siamo prefissi, innanzitutto, seguendo le indicazioni del nostro Papa, è di far visita ai Grest, nelle scuole, ai luoghi di aggregazione: le strade, le piazze e anche le società sportive. Il primo obiettivo è quello di far scoprire a ogni giovane questo frammento di bellezza presente in ognuno ed è anche accompagnato dall’obiettivo di creare “capacità” nella diocesi. Siamo aiutati da alcuni sacerdoti, in particolare don Giovanni Fasoli dell’Opera Famiglia di Nazareth e, insieme a lui, abbiamo già creato delle equipe che lavorano in vari ambiti, composte da ragazzi, giovani della nostra diocesi, della nostra città. Più che altro, vogliamo creare capacità in loco che, poi, una volta conclusa la missione, saranno in grado di portare avanti un percorso più ampio nelle varie zone della città e nelle varie parrocchie.
D. – Che risultati sono stati raggiunti? Quanti giovani ad oggi avete coinvolto?
R. – Abbiamo visitato tutte le scuole superiori, in particolare nelle ore dell’insegnamento della religione cattolica, e abbiamo incontrato circa 6 mila studenti. Per quanto riguarda invece le visite ai Grest parrocchiali, abbiamo contattato circa 600 animatori e 1.700 bambini e ragazzi in questa settimana. Poi, un’altra iniziativa che abbiamo svolto il 2 settembre 2015, e che ripeteremo anche quest’anno in occasione della festività di Santa Rosa, è stata quella di tenere aperta la Chiesa del Gesù, a Piazza del Gesù, a Viterbo, dalle ore 22 fino all’1.30 di notte. Sono transitati all’incirca 500 giovani.

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D. – Sono previste nuove iniziative? Se si, di che tipo?
R. – Abbiamo in cantiere, in particolare, un progetto che è quello dell’apertura di un centro giovani cittadino, nel quale i ragazzi, i giovani della città, in maniera particolare, ma anche della diocesi, possano avere un luogo di ritrovo, di amicizia, di fraternità, di preghiera e dove possa essere attivo anche un servizio di ascolto, di counseling psicologico, ma anche di direzione spirituale, con cui poter entrare veramente in profondità all’interno di ognuno.




Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)

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