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Venerdì 13 marzo – Hai coraggio per bruciare per lui?

Venerdì 13 marzo - Hai coraggio per bruciare per lui?In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Marco 12,28b-34

Qual è il primo comandamento?
Nessuno.
Con l’amore, ogni parola, è un comandamento: amami.
Con l’amore, ogni persona è unica: l’amata.
Con l’amore tutto è uno.
Dio mio, amore mio.

Qual è il primo comandamento?
Tutti.
Con l’amore non si conta.
Con l’amore si conta fino a uno.
Tutto è prima.
Tutto è primo.
Con l’amore non ci sono secondi posti.

Qual è il primo comandamento?
Ama.
Ama e non avrai più bisogno di fare domande.
Ama.
E troverai tutte le risposte.

Cuore.
Anima.
Mente.
Forza.
Tutto in me vive. Rivive.
Ogni fibra.
Ogni alito.
Ogni sentire.
Amare è vivere.
Tu sei la vita.
Vita mia.

Non c’è nulla di più grande.
Amore.
Dio.
Tu.
Io.
Tutti.
Amore.
Tutto contiene.
Tutto libera.
Tutto chiama.
Tutto è vita.

Non c’è nulla al mondo che serva bruciare. Se non ti do la vita.
Amare è sulla pelle.
La mia.
Non quella di un altro.
Amare è fiamma, ardore.
Il mio.
Non quello di un altro.
Io e te che ci amiamo.
Vale più di tutto.
Molto di più.

Hai coraggio per interrogarlo?
Hai coraggio per bruciare per lui?
Bruciare in fondo?
Fino in fondo all’animo?
Hai coraggio per dargli la vita?
No?
Allora non interrogarlo più.

Di Don Mauro Leonardi

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