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Suor Suman: ‘Dio guarisce tutto, noi curiamo solo i paziente’

“Noi curiamo i pazienti, Dio li guarisce”. Suor Suman Pazhiyankal, delle Salesiane missionarie di Maria Immacolata (Smmi), definisce come partecipazione al “servizio di guarigione” di Gesù il suo lavoro come infermiera qualificata. “Gesù il guaritore – dice ad AsiaNews – è l’ispirazione e la forza del mio lavoro qui, nell’arcidiocesi di Raipur”.

Suor Suman è l’amministratrice del Christ Sahaya Kendra Hospital di Raipur, la capitale dello Stato di Chattisgargh, nell’India orientale, che è di proprietà, guidato e amministrato dalla sua congregazione religiosa. L’Istituto delle Salesiane missionarie di Maria Immacolata è il ramo missionario della società delle Figlie di san Francesco di Sales, fondato a Parigi il 15 ottobre 1872 da don Henri Chaumont e dalla signora Carre De Malberg col fine di vivere e diffondere la carità evangelica nel mondo.

“La filosofia dietro il mio ministero sanitario – spiega suor Suman – non è altro che ‘amore e servizio’ vissuti con gioia, pace e fiducia nel potere divino”.

La popolazione della zona è socialmente ed economicamente povera. In maggioranza sono tribali. In molti casi, non sono attenti alla salute. La struttura sanitaria pubblica è spesso in cattive condizioni e le cliniche private non sono alla portata dei poveri.

L’ospedale di Christ Sahaya Kendra si rivolge ai miseri. “Così – riferisce suo Suman – noi forniamo assistenza sanitaria ai poveri e ai bisognosi a costi accessibili, anche a tasso ridotto. Quello che facciamo è mostrare il ministero di guarigione di Gesù dentro e attraverso di noi”. “Noi curiamo I pazienti, Dio li guarisce”.






Un altro aspetto di attenzione di suor Suman è insegnare ai pazienti a porre attenzione alla medicina preventiva. “La gente va educata a prendersi cura della propria salute come una priorità. Vengono istruiti a ricorrere alle cure ogni volta che si ammalano. Spesso le persone arrivano in ospedale solo in situazioni di emergenza o critiche, e a quel punto per le condizioni del paziente potrebbe essere troppo tardi e potrebbero non avere possibilità di sopravvivere o pagare un pesante pedaggio nella vita. Le persone debbono prendere consapevolezza per sviluppare un comportamento quotidianamente attento alla salute, con accesso ad acqua potabile e sicura”.




Fonte www.asianews.it

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