Un terzo gruppo ha visitato lo Shanti Sevana di Saliya Pura (distretto di Anuradhapura), la più grande Casa per anziani dello Sri Lanka. Divisi in piccole unità hanno potuto prendersi cura di alcuni degenti, tagliando loro unghie e capelli, lavando piatti e utensili, e parlando con loro. Gli ospiti hanno spiegato di essere stati abbandonati dai loro figli, che non hanno voluto prendersi cura di loro. I visitatori hanno lasciato alla casa saponi, 50 chili di riso, due orologi e dei sarong (abiti tradizionali, ndr). Dopo queste tre visite, aggiunge p. Abrew, “ci siamo riuniti alla cattedrale di san Giuseppe per la messa, durante la quale abbiamo parlato di cosa ciascuno aveva visto e provato nel corso degli incontri. Tutti hanno detto di essere rimasti molto colpiti”. Inoltre, sempre dalla parrocchia di Mihintale un altro gruppo – formato da soli giovani -, ha visitato i piccoli orfani che vivono nel convento del Buon Pastore, nel villaggio di Mankulam (Northern Province), sotto la cura di p. James e suor Rajesh. La religiosa ha raccontato loro le storie di alcuni bambini, tra cui quella di una ragazzina di 10 anni che ha visto morire tutta la sua famiglia in un’esplosione. Dopo il racconto, tutti insieme hanno partecipato alla messa, hanno pranzato e hanno dedicato il resto della giornata a giochi, danze e canti. di Melani Manel Perera