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Sono comunque iniziati i mondiali. Ecco 13 star del calcio che dicono di essere cattolici

Questo giovedì sono partiti i Mondiali di Calcio 2018, e allora vi proponiamo il nostro “dream team”, con qualche sostituto, nel caso servisse.

Al di là del loro talento sul campo, quello che distingue davvero questi uomini è la loro fede e il desiderio di condividerla perché tutti la possano vedere.

Con dichiarazioni pubbliche, prendendo parte a pellegrinaggi o essendo attivamente coinvolti in attività caritative cattoliche, questi giocatori sanno bene Chi è la vera fonte della loro ispirazione.

Scorrete la galleria fotografica per vedere questi uomini di talento e il ruolo che ricopre la religione nella loro vita. E anche se l’Italia non si è qualificata a questo Mondiale, volevamo menzionare in modo speciale il suo fantastico portiere Gianluigi Buffon per aver partecipato a cinque Mondiali consecutivi!




LIONEL MESSI

Messi ha affermato che compirà un pellegrinaggio a San Nicolás, in Argentina, se la sua squadra vincerà i Mondiali, e ha un grande tatuaggio di Gesù sul bicipite destro.

SERGIO AGUERO

L’attaccante si unirà a Messi nel pellegrinaggio, ma ha aggiunto una sfida, dichiarando che entrambi correranno, anziché camminare, fino a San Nicolás (per una distanza di quasi 50 chilometri).

CRISTIANO RONALDO

Il vincitori di vari Palloni d’Oro colleziona Rosari inviati dai fans, e a differenza di molti giocatori preferisce non avere tatuaggi visto che dona spesso il sangue.

ANDRES INIESTA

Prima dei Mondiali del 2010, il centrocampista ha promesso che se la sua squadra avesse vinto avrebbe compiuto un pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago.

SERGIO RAMOS

Il difensore centrale ha un tatuaggio della Vergine Maria sul braccio sinistro.

GIANLUIGI BUFFON

Il famoso portiere ha compiuto un pellegrinaggio a Medjugorje, in Bosnia, dopo gli Europei del 2012.

JAMES RODRIGUEZ

Il centrocampista e attaccante ha un tatuaggio di Gesù e condivide spesso sui social media che il suo successo è dovuto a Dio.

RADAMEL FALCAO

L’attaccante è molto devoto, studia la Bibbia e prega prima di ogni partita, cercando di coinvolgere anche i compagni di squadra. Quando segna, alza la maglia per mostrare una maglietta con scritto: “Con Gesù non sarai mai solo”.

MANUEL NEUER

Il portiere sostiene un gruppo cattolico che aiuta a combattere la povertà infantile e un gruppo giovanile guidato dai frati amigoniani, un ramo dei Cappuccini.OLIVIER GIROUD

OLIVIER GIROUD
Il devoto attaccante cattolico ha un tatuaggio del Salmo 23 (in latino) – “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla” – e ha condiviso come la religione gli dia pace.

VEDRAN CORLUKA

Dopo aver lasciato la Bosnia nativa durante la guerra, il giocatore è tornato per aiutare a finanziare e a ricostruire la chiesa del suo paese natale. Indossa anche un braccialetto con immagini cattoliche.

EDINSON CAVANI

In un’intervista, l’attaccante si è definito “un atleta per Cristo”, dicendo: “Gioco per Lui, per rendergli gloria, per ringraziarlo di avermi dato la capacità di giocare a calcio”.

JAKUB BLASZCZKYOWSKI

Da bambino, il giocatore è stato colpito dalla tragedia quando il padre ha ucciso sua madre, ma resta saldo nella fede ed è stato ambasciatore della Giornata Mondiale della Gioventù 2016.

Fonte it.aleteia.org

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