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Siria: colpito un nuovo ospedale. Famiglie in fuga da Aleppo

Sono decine le famiglie sotto assedio nella città siriana di Aleppo che hanno lasciato i quartieri est attraverso i corridoi umanitari creati da Russia e forze del regime. Intanto, si continuano a colpire le strutture sanitarie: morti e feriti per un bombardamento su un ospedale pediatrico di Save the Children. La cronaca di Francesca Sabatinelli per Radio Vaticana:

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Il fine umanitario dei tre corridoi aperti dalla Russia e dalle forze leali al regime di Assad, così come presentato da Mosca stessa, continua a essere messo in discussione da più parti, non solo dall’opposizione interna e dai ribelli, che li hanno definiti “corridoi della morte”, ma anche dagli analisti e da alcuni Paesi della comunità internazionale, Stati Uniti in testa. Per i russi, come annunciato dal ministro della Difesa Shoigu, si tratta di una via di uscita per le famiglie intrappolate nei quartieri orientali, ma anche per i combattenti con il desiderio di abbandonare le armi. Sono state però le Nazioni Unite, per voce dell’inviato per la Siria, Staffan de Mistura, ad auspicare che il controllo di tali corridoi venga affidato proprio alle forze dell’Onu.

Nel frattempo, continuano i bombardamenti oltre che sui quartieri ribelli di Aleppo, dove da due settimane sono sotto assedio circa 250 mila abitanti, anche su altre zone del nord controllate dai ribelli, come Idlib dove un ospedale pediatrico gestito da Save the Children è stato semidistrutto ieri durante un raid aereo, con un bilancio di due morti e diversi feriti, persino tra i neonati nelle incubatrici.

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Immediata la reazione dell’organizzazione che definisce il bombardamento un  “atto vergognoso” e avverte: ”Non ci sono scuse per questi attacchi”. Secondo Amnesty International, si tratta di “un possibile crimine di guerra” che sembra iscriversi in una “abbietta logica di attacchi illegali che mirano deliberatamente a strutture mediche”.

Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)

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