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Sindaco Marino: Fattene tu una ragione!

La propaganda politica a sostegno dell’ideologia gender non conosce sosta. In queste ore è tornata alla ribalta la posizione del sindaco di Roma, Marino. Sulla rete circola una foto mentre esibisce una maglietta con due ragazzi che si baciano. Sopra il disegno c’è scritto: fattene una ragione! Ma ragione di che? A tutti i costi, cercano di far passare come qualcosa di normale, le aberrazioni umane. Il processo al buon senso, alla natura subisce gravi colpi. Viviamo in una democrazia falsa, mascherata dal bene per tutti… Succedono cose strane nel nostro paese. Illudono la gente di difendere i diritti contro le discriminazioni. Invece nella sostanza cercano in tutti i modi di indottrinare i bambini e l’opinione pubblica sulla teoria del genere. In effetti il Mondo Nuovo di Huxley descrive bene l’ideale a cui tende la politica. La nuova società è basata sui principi della produzione in serie, applicati inizialmente nelle industrie automobilistiche di Ford alla produzione del “Modello T”. Per questo Ford è il Dio di questa nuova società ed il segno della “T” ha rimpiazzato il segno della croce cristiana. …

La produzione in serie viene applicata anche alla riproduzione umana, resa completamente extrauterina. Gli embrioni umani vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali – l’inizio del romanzo si svolge proprio in una di esse – e non esistono più vincoli familiari di alcun tipo (“ognuno appartiene a tutti”). Per impedire nascite naturali, e quindi non controllate, vengono usate apposite pratiche di contraccezione, insegnate ai giovani nelle scuole; ogni individuo può scegliere il nome (e il cognome) che preferisce. Al tradizionale processo di educazione viene sostituito uno di condizionamento psicofisico, che inizia sin dal concepimento. Il processo viene poi proseguito durante l’infanzia attraverso la ripetizione ipnopedica continua di slogan. Il condizionamento viene considerato una pratica normale in questa società, tanto che gli individui usano il termine “condizionato” al posto di “educato”. … Come “rimedio” per ogni eventuale infelicità, alla popolazione viene fornito un medicinale chiamato soma, in realtà una droga euforizzante e antidepressiva, garantendo così un ulteriore controllo della popolazione.

I cittadini del Mondo Nuovo non hanno alcuna nozione della storia passata, salvo sapere, per il condizionamento avuto, che nel passato l’umanità viveva nella barbarie e che quello di oggi è il migliore dei mondi possibili. Sanno che gli esseri umani in passato erano vivipari e che esistevano nascite e genitori, ma questi concetti sono un tabù, le parole “madre” e “padre” sono usate come insulti. Nel corso del romanzo, spesso i personaggi citano gli slogan imparati durante il condizionamento che hanno ricevuto. È considerato normale essere molto mondani, avere una vita sessuale totalmente promiscua fin da piccoli, allontanare i pensieri negativi con il soma (che ha come unico effetto negativo quello di essere letale se assunto in dosi massicce), praticare sport ed essere, in genere, buoni consumatori. È invece inaccettabile passare del tempo in solitudine, essere monogami, rifiutarsi di prendere il soma ed esprimere opinioni critiche nei confronti degli altri e della società.

Italo Carta Ordinario di psichiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria all’Università degli studi di Milano diceva sulle nozze gay: “«Il diritto di chi urla di più non può prevalere sulla ragione»”Quando si abolisce il principio di evidenza naturale la mente compensa con squilibri psicotici gravissimi. Per questo pensare di introdurre l’uguaglianza dei sessi come normale significa attentare alla psiche di tutti. Penso poi ai più deboli: i bambini. Se gli si insegna sin da piccoli che quel che vedono non è come appare, li si rovina. Ripeto, pur non essendo solito fare affermazioni dure, dato che gli omosessuali sono persone spesso duramente discriminate, non posso non dire che introdurre l’idea che la differenza sessuale non esiste, e che quindi non ha rilevanza, è da criminali”.

La corte di Cassazione ha stabilito che le coppie omosessuali devono avere «diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata». Ma l’affermazione più rischiosa,non riportata a mezzo stampa, è quella per cui è «stata radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico, della stessa esistenza del matrimonio». «Questo è l’aspetto più grave di tutta la vicenda – spiega a tempi.it Italo Carta, «Ho curato e curo molti omosessuali e ritengo che, se proprio vogliono mantenersi in questa condizione di coppia, possano ricevere certe tutele. Ma che il matrimonio naturale sia così minacciato è una violenza distruttiva per la salute mentale della società intera».

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Cosa può accadere se la legge, come fa la sentenza della Cassazione, va contro il diritto naturale praticamente annullandolo? “Succede il caos. Se si tolgono le evidenze che accomunano qualsiasi uomo, a prescindere dal contesto e dalla tradizione da cui proviene, si cade nell’arbitrarietà: significa che prevale il diritto del più forte, di chi urla di più. In questo caso quello dei promotori di questi diritti. Siamo in un momento storico in cui la volontà è così tracotante da voler prendere il sopravvento sulla conoscenza delle cose e così le violenta: io voglio fare una famiglia con una persona del mio stesso sesso, non solo chiedo di non essere discriminato ma pretendo di generare, con tecniche violente e artificiali, e poi pure di allevare, un innocente in un contesto che non gli farà sicuramente del bene. Se si salta il fondamento del diritto che è nella legge naturale, e nella ragione umana che la riconosce, la giustizia muore. Non possiamo neppure parlare più di diritti universali. Cosa si perdono la società e la persona in quanto tali se va in crisi l’istituzione del matrimonio basata sulla natura eterosessuale dei coniugi?

 La generatività e l’educazione sana delle persone. Non basta l’amore per crescere dei bambini, servono due personalità differenti dal punto di vista psichico. I promotori dei diritti gay sostengono che questa condizione è naturale e che la differenza tra sessi è una costruzione sociale. Nei miei 50 anni di lavoro ho seguito tanti omosessuali. Sono aumentati moltissimo negli ultimi anni. La scienza e l’esperienza dicono che non c’è alcun difetto di natura in loro. Non esiste l’omosessualità naturale, non è iscritta nel Dna. L’omosessualità è un’elaborazione della psiche di modelli affettivi diversi da quelli verso cui la natura normalmente orienta. Questa tendenza è del tutto reversibile. Io mi sono scervellato per anni, ho letto molto su come si può correggere questa tendenza, il problema è che spesso, pur vivendo un disagio, molti di loro non vogliono correggersi”.

Secondo lei non dovrebbero avere dei diritti come le coppie eterosessuali? “Bisogna fare dei distinguo: ci sono moltissimi soggetti promiscui e con vite sessuali instabili. Ma ci sono anche alcuni di loro che vivono in coppia per molto tempo. Non mi darebbe fastidio se il legislatore desse loro qualche diritto,come già di fatto avviene, con la possibilità di succedere nel contratto di locazione, di ricevere prestazioni assistenziali dai consultori familiari, di astenersi dal testimoniare in processi che vedono coinvolto il partner etc. Ma non si può andare oltre a concessioni di questo tipo. Pena la salute mentale di terzi”.

Si riferisce ai figli? Anche alla stabilità della società intera. Questa sentenza abolisce l’evidenza e quando si abolisce il principio di evidenza naturale la mente compensa con squilibri psicotici gravissimi. Per questo pensare di introdurre l’uguaglianza dei sessi come normale significa attentare alla psiche di tutti. Penso poi ai più deboli: i bambini. Segli si insegna sin da piccoli che quel che vedono non è come appare, li si rovina. Ripeto, pur non essendo solito fare affermazioni dure, dato che gli omosessuali sono persone spesso duramente discriminate, non posso non dire che introdurre l’idea che la differenza sessuale non esiste, e che quindi non ha rilevanza, è da criminali. Ha parlato dei bambini.

Che conseguenze può avere dare a queste coppie la possibilità di educarli? “La natura ha fatto l’uomo maschio e femmina e la differenza non è solo fisica ma psicologica. La psiche dell’uomo è diversa da quella della donna: la donna protegge, dà la vita per il figlio, si sobbarca le sue fatiche. Il padre è quello che recide questo legame affinché il bambino cresca e cammini con le sue gambe. Il bambino da quando è nato il mondo per crescere forte e sano, per affrontare la vita e i problemi, ha bisogno di entrambe queste figure. Senza di esse salta in aria tutto il dispositivo edipico su cui si fonda da sempre ogni società. Non mi parlino dei genitori morti perché la loro presenza evocata è utile comunque a questo processo. E comunque la morte non crea disordini affettivi come la sostituzione di un genitore con una figura di un altro sesso. Non conosciamo ancora gli scenari di un mondo disposto a stravolgere la normalità ma li prevedo terribili: l’uomo che obbedisce alla sua volontà e non alla norma si distrugge. E questo non dobbiamo permetterlo per il bene di tutti. L’uomo per sua natura è un essere giuridico che per crescere ha bisogno di seguire delle norme date a lui come pilastri di supporto per camminare certo nella vita”.

Ma perché gli omosessuali non si accontentano dei diritti che già hanno e nutrono tanto livore nei confronti di chi asseconda le norme naturali? “Il loro livore è reale. Sono arrabbiati e frustrati. Spesso proprio per delle ferite che si portano addosso scaricano la sofferenza su un punto che individuano come la causa di essa. Anche se di fatto non lo è. Così, però, loro continuano a soffrire e fanno soffrire anche altri imponendo loro la menzogna pur di ottenere quello che pensano gli risolverà la vita. Io lavoro per attenuare il loro disagio che è reale, ma non posso in alcun modo giustificare la violenza distruttiva dell’ideologia che nega l’evidenza e violenta i più deboli”. a cura di  Giovanni Profeta

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