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Gli Angeli sono per noi ‘doni di Dio’, nel cosmo, nel cuore, e proprio al nostro fianco!

angeli_di_dio_00027_storie_vereConosciamo meglio queste creature volute da Dio per noi!

La professione di fede del Concilio Lateranense IV afferma che Dio ” fin dal principio del tempo, creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature, quello spirituale e quello materiale, cioé gli angeli e il mondo terrestre, e poi l’uomo, quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo “.

L’esistenza degli angeli è una verità di fede, non a caso nel Simbolo degli Apostoli professiamo la nostra fede ” in Dio Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e invisibili… “.

Gli angeli sono quindi ,come l’uomo, creati da Dio, ma, a differenza dell’uomo hanno una natura puramente spirituale. In quanto esseri spirituali sono dotati di una intelligenza e di una volontà; sono inoltre creature personali e immortali.

Con un semplice atto di volontà Dio creò all’inizio dei tempi una immensa varietà di angeli, che pur avendo la stessa natura spirituale, differiscono per bellezza e potenza, tuttavia l’ultimo degli angeli è di gran lunga superiore a qualsiasi creatura umana.

San Giovanni Evangelista, rapito in estasi, come egli stesso scrisse nel libro dell’Apocalisse, vide davanti a sé un Angelo, ma di tanta maestà e bellezza che egli lo credette Dio e si prostrò ad adorarlo. Ma l’Angelo prontamente gli disse: “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli i profeti e come quelli che custodiscano le parole di questo libro. E’ Dio che devi adorare!”.

Qual’è la vocazione degli angeli?

Il termine “Angelo” deriva dal greco aggelos che significa “messaggero”: gli angeli sono quindi creature che portano un messaggio agli uomini da parte di Dio, essi sono “potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola” (sal 103,20), sono i messaggeri del suo disegno di salvezza: ” Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? ” (Eb 1,14).

La Scrittura ci mostra tanti episodi in cui gli angeli assolvono fedelmente al loro servizio di messaggeri: l’Arcangelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù, due angeli appaiono alle donne accorse al sepolcro di Gesù annunziando loro la sua resurrezione, trattengono la mano di Abramo sul figlio Isacco, proteggono Lot, salvano Agar e il suo bambino, guidano Tobiolo, figlio di Tobia lungo tutto il viaggio pieno di pericoli ….

La teologia dei Padri della Chiesa, fondandosi sulle Scritture, ha detto cose mirabili sull’invisibile mondo degli angeli; in particolare il grande mistico Dionigi l’Aeropagita contempla la gerarchia celeste degli Angeli disposta in nove cori, occupanti tre posizioni fondamentali.

La prima triade è quella più vicina a Dio, direttamente illuminata da Lui, ed è formata da Serafini,Cherubini e Troni. Sono quelli che direttamente partecipano della Luce prima sotto forma di Amore (i Serafini), di conoscenza (i Cherubini), di potenza (i Troni).

La seconda triade è intermedia ed è illuminata da Dio mediante la prima. Essa è formata da Dominazioni, Potenze e Potestà. In essa si concentra il compito del governo più immediato della creazione nei suoi aspetti più generali.

La terza triade è più vicina al mondo umano, illuminata da Dio mediante la luce della seconda triade ed è formata da Principati, Arcangeli e Angeli.

Della prima posizione ci parla abbondantemente la Bibbia, perché, quando i profeti hanno la visione del trono celeste e di colui che vi siede, l’Onnipotente, vedono immediatamente angeli meravigliosi e potentissimi intorno al trono. Sono i Serafini visti da Isaia (Is 6,1-6), i Cherubini visti da Ezechiele portare e sorreggere il trono di Dio (Ez 1), i quattro Viventi, visti da Giovanni nell’Apocalisse “in mezzo al trono e intorno al trono” (Ap 4,4-5). Possiamo considerare questa categoria di angeli come gli adoratori del Nome santissimo, unicamente intenti all’adorazione della sua Natura santa e onnipotente. Fra noi uomini coloro che più direttamente imitano questa funzione angelica sono i puri contemplativi, che notte e giorno si dedicano all’adorazione di Dio.

La seconda posizione degli angeli, attorno al cosmo, è testimoniata dalla Bibbia, soprattutto nelle rivelazioni dell’Apocalisse. Giovanni vede gli angeli incaricati di compiere i giudizi di dio sul mondo. Essi sono mandati a suscitare sulla terra eventi sconvolgenti l’ordine naturale, che solo potenze che governano il cosmo possono compiere. Questa posizione degli angeli è testimoniata chiaramente in questa visione ” Dopo di ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta. Vidi poi un altro angelo che saliva dall’Oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: ‘”Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi-” (Ap 7,1-3).

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Vi sono poi gli angeli incaricati di influire più direttamente sulla storia dei popoli in terra, in quanto hanno la funzione di essere a loro guida, in ordine all’elevazione dell’umanità verso il regno dei cieli e la conoscenza del bene e del vero. Dalla Bibbia risulta che Michele è a capo del popolo, che Dio si è scelto come sua proprietà, Israele.

E’ Daniele che riceve questa rivelazione: ” In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo ” (Dn 12,1; cfr. 10,21). Lo stesso Daniele in altre visioni e locuzioni apprende di angeli che sono a capo di altre nazioni e che combattono contro entità della stessa loro natura, demoni (cfr. Dn 10, 10-2 1). La Bibbia poi ci parla di interventi di angeli nella storia di singoli uomini, chiamati da Dio per compiti particolari. L’ Antico Testamento è pieno del ministero degli angeli, con cui Dio rivela i suoi voleri ai profeti e ai condottieri d’Israele. Arrivati i tempi del Messia e della Chiesa, gli interventi degli angeli, invece di diminuire, aumentano, segno che il regno dei cieli è veramente sceso terra, mischiandosi con le vicende umane. La nascita e la risurrezione di Cristo sono accompagnati da apparizioni angeliche. La diffusione della prima Chiesa registra numerosi interventi degli angeli, mandati in soccorso degli apostoli, per ammaestrarli (cfr. At 10, 1-6) e per liberarli (cfr. At 5,17-2 1; 12,1-17).

Sappiamo inoltre per fede dell’esistenza degli angeli custodi di ogni uomo. Dall’inizio della nostra vita, fino all’ora della nostra morte, siamo circondati dalla loro protezione ed intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita. “Ai suoi angeli impose per te di custodirti in ogni tuo passo. Essi ti leveranno sulle palme perché il tuo piede non urti contro i sassi” (Sal. 91,11-12). “Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede”.

SS. Michele, Raffaele, Gabriele

Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 Settembre, il 24 Marzo, il 24 Ottobre.

Dell’esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura, che dà loro un nome e ne determina la funzione.

– San MICHELE : è colui che lotta contro Satana e lo sconfigge. Il suo nome, infatti, vuol dire “CHI E’ COME DIO?“. Nel libro dell’Apocalisse al cap. 12 ver. 7 e seg. leggiamo: ” Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. “. San Michele, in particolare, ebbe un culto fin dai primi secoli di storia del cristianesimo. L’imperatore Costantino gli eresse un santuario sulle rive del Bosforo, in terra europea, mentre Giustiniano glielo eresse sulla sponda opposta. La data del 29 settembre corrisponde a quella della consacrazione della chiesa dedicata nel V secolo a S. Michele al sesto miglio della via Salaria.

– San GABRIELE : vuol dire “COLUI CHE STA AL COSPETTO DI DIO“, è l’annunciatore per eccellenza delle Rivelazioni divine. E’ lui che spiega al profeta Daniele come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno dell’esilio all’avvento del Messia. A lui è affidato l’incarico di annunciare la nascita del Precursore, Giovanni, figlio di Zaccaria ed Elisabetta. La missione più alta che mai sia stata affidata ad una creatura è ancora sua: l’annuncio dell’Incarnazione del Figlio di Dio.(Egli gode per questo di una particolare venerazione anche presso i maomettani.)

– San RAFFAELE , medicina di Dio, in ebraico il nome vuol dire “DIO RISANA“. È nominato solo in un libro della Bibbia, quello di Tobia, ed è l’accompagnatore del giovane Tobia, e per questo suo compito viene invocato come guida di quanti si pongono in viaggio. Dei tre, Raffaele è il meno noto, e meno diffuso è il suo culto tra i fedeli. Forse ciò dipende dal fatto che egli appare soltanto nell’Antico Testamento, ma non Nuovo, dove figura invece Gabriele, l’Angelo dell’Annunciazione, e Michele, l’Angelo guerriero dell’Apocalisse. La Bibbia, nel libro di Tobia, ci dà, sul suo aspetto, un particolare assai interessante. “Tobiolo -dice- incontrò un giovane bellissimo, con le vesti succinte”. Per tutti i popoli che vestivano lunghe tuniche (Israeliti, Romani.) la prima necessità del viaggio era quella di rialzarsi le vesti, lasciando libero il passo alla gamba. Raffaele è dunque l’Angelo viaggiatore, il celestiale compagno di cammino. Ed è a lui che il vecchio Tobia, cieco e giusto, affida il figlio Tobiolo, mandato a riscuotere un credito di dieci talenti d’argento. Raffaele segue così Tobiolo dall’Assiria alla Media. Lo salva da ogni male; lo libera da ogni pericolo, come quello del pesce del Tigri. Fa sposare a Tobiolo la figlia di Raguel, Sara, dopo averla liberata da un demonio che la perseguitava. Fa recuperare la vista al padre cieco. Così appare nella Bibbia San Raffaele, l’Angelo viatore, dalle vesti sollevate. Poiché è lui a presentare al Signore, che l’esaudirà, le preghiere di Tobia afflitto dalla cecità, e quelle di Sara tormentata dal demonio, viene invocato come protettore dei mali della carne e delle infermità del corpo.




di Costanza Stagetti

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