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Sabato 25 ottobre – Sarò frutto per te

Sabato 25 ottobre – Sarò frutto per teIn quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.  Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai». Lc 13,1-9. 

Ogni giorno.
Ogni momento.
Ogni goccia di sangue che scorre.
Ogni torre che mi crolla addosso.
Solo una cosa è da fare.
Ogni volta.
Rialzarsi.
E venire verso te.
Ogni volta.
Girare occhi, cuore e mani.
Verso te.
Senza conversione. Senza te.
Tutto perisce.
Anche se vive ancora.

L’amore è paziente.
L’amore sa attendere l’amore.
L’amore sa non essere amato.
L’amore sa amare, non con quello che prende, ma con quello che mette.
Proteggimi amore.
Proteggi i miei giorni spenti.
Proteggi i miei rami nudi.
Proteggi le mie radici, che prendono e non danno.
Proteggi la mia vita stanca.
Desidero.
Desidero.
Desidero.
Aiutami.
Rimani vicino a me.
Smuovi la terra che mi tiene in vita.
Metti la tua vita ancora.
Metti il tuo amore ancora.
A nutrirmi.
A riempirmi.
Non ti farò tornare invano.
Non morirò.
Darò a te tutto di me.
Non morirò.
Ti amo da morire.
Ti desidero.
Sarò frutto per te.
Grazie.
Rimani intorno a me.

Di Don Mauro Leonardi

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