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Ragazzi, voi non siete i vostri sbagli! Il funerale del giovane che si è suicidato

Pubblichiamo il testo integrale dell’omelia di don Andrea Buffoli, cappellano della Virtus Entella, la squadra dove Giovanni giocava, ai funerali celebrati nella chiesa di Santo Stefano a Lavagna mercoledì scorso.

Siamo qui, in tanti, con il nostro carico di dolore, con la nostra rabbia, le nostre domande, i nostri silenzi…ma siamo anche qui con tanti ricordi, testimonianze, attimi, gioie, fatiche vissute con Giovanni. Presentarsi davanti a Dio cosi, vuole dire presentarsi quasi “spogliati di tutto”, senza sapere bene cosa dire. La morte, e la morte di Giovanni ci ha colto di sorpresa… e allora chiediamo che la Parola di Dio che abbiamo ascoltato possa illuminare questo momento.

 

Ho scelto questi brani, aiutato dagli incontri di questi giorni, con i genitori e i parenti di Giovanni, con tutti gli amici, con i compagni di classe, con i compagni di calcio…con tutti quelli che lo hanno conosciuto…è vero, Giovanni se ne è andato in modo tragico e assurdo…ma tutto voi che siete qui oggi, siete il segno di quanto Giovanni nella sua vita ha seminato del bene.

Prima lettura: Giovanni è il discepolo amato, colui che aveva ricevuto l’amore di Gesù in modo talmente grande che poi aveva sentito quasi il dovere di raccontarlo…e dice: per essere vivi bisogna amare.

Ecco Giovanni viveva e avrà vissuto tante fatiche e tante difficoltà, che non sappiamo bene. Ma una cosa è certa: ha sempre diffuso intorno a se amore, come era capace. Dall’amore per i suoi familiari, per i suoi amici, per le persone che incontrava ogni giorno. Con lui ogni incontro non era mai scontato ma iniziava con un “come stai?” da parte sua. Chi è attento all’altro ama, chi ama anche se fatica è custodito da Dio.

Vangelo: successivo alle beatitudini, e Gesù dice ai discepoli che devono essere “Sale e luce”. Non persone qualunque, non “uno tra i tanti”.

Andando a benedire, quando ho saputo di Gio, ho visto che si alzava un vento leggero che agitava le bandiere dello stadio comunale; la mattina dopo le bandiere della scuola sventolavano alla brezza leggera del vento… Mi piace pensare all’immagine della bandiera spinta dal vento: la vita di Gio è stata un riferimento…. Bandiera a calcio, sbandieratore…ma non una bandiera qualunque ma bandiera agitata e animata dalla passione per la vita. Essere sale e luce vuol proprio dire assaporare e gustare ogni giorno la vita e quindi diventare luce, punti di riferimento.  Questo dobbiamo impararlo e trattenerlo per noi dalla sua vita: non possiamo essere spettatori ma dobbiamo essere protagonisti della nostra vita… e sappiamo che la vita porta tante gioie e anche tante ferite…con tutto questo noi saremo beati, compiuti.

Ai ragazzi infine voglio dire:
parlate di voi e dei vostri problemi; parlare vuol dire consegnarsi. Consegnarsi vuol dire farsi volere bene così come si è, almeno da qualcuno. Questo è il vero modo per crescere: farsi vedere almeno da qualcuno come si è veramente….è faticoso, a volte imbarazzante…ma solo cosi diventiamo “buona notizia” per gli altri…
ricordate che voi non siete i vostri sbagli; voi siete molto di più: siete le vostre cose belle, le vostre preziosità…ciò che rende unica la vostra vita…questo pensiero vi stia fisso nella mente e vi faccia rifiorire ogni giorno.






Concludo leggendo una preghiera che mi è molto cara e chiedendo a Dio che ci doni ogni giorno gli Angeli, quelle presenze amiche che ogni giorno vegliano sul nostro cammino…Giovanni è una di queste!

Preghiera dell’Angelo
Donaci, o Signore, un Angelo di luce che ci prenda per mano, ci accompagni a Te  e ci insegni a compiere le tue opere.
Donaci, o Signore, un Angelo amico che ci riveli e ci faccia sentire la tua bontà e il tuo amore e ci renda capaci di pietà verso ogni creatura.
Donaci, o Signore, un Angelo di comunione con cui poter condividere   i doni della vita illuminata dal tuo Spirito.
Donaci, o Signore, un Angelo buono che custodisca la nostra anima, che vegli sulla nostra vita, che guidi il nostro cammino.
Ci sia egli sempre vicino con il suo volto luminoso e ci conduca a Te, ai tuoi Santi, a coloro che amiamo e ci amano ed anche a coloro che non ci amano e che facciamo fatica a amare.
Amen!

Fonte: Famiglia Cristiana

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