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Preti di strada: Padre Tagliaferri, ‘porto addosso l’odore della paura di non farcela’

Il_Presidente_Armando_Cusani_e_Padre_Mattero_TagliaferriLAZIO – FROSINONE – “È più facile somministrare dosi controllate di farmaci che farsi presenza e accompagnamento.

Occorre attenzione umana che svegli piuttosto che addormenti, che aiuti ad accettare la fatica di un impegno per una vita migliore”. Sono parole di padre Matteo Tagliaferri, 69 anni, una vita spesa al servizio dei più poveri, dei più deboli, dei giovani che “si ingannano di trovare nelle droghe ogni genere di benessere della vita e che invece si ritrovano svuotati e spenti”.

A padre Matteo è dedicata la prima puntata dell’inchiesta del Sir dedicata ai preti di strada: fondatore della “Comunità In Dialogo”, il religioso vincenziano ripercorre la sua storia e quella della comunità che oggi ha centri in tutta Italia, il principale a Trivigliano (Fr), ma anche in Perù, in Colombia, in Camerun e in Ucraina. Una storia che nasce nel 1991 in un paesino, Casamaina, con poco più di 400 anime a 1400 metri di altezza, in provincia de L’Aquila.

Da allora sono passati per la Comunità almeno tremila giovani. Non tutti ce l’hanno fatta, ricorda il prete, “ci sono giovani che rinunciano a completare il percorso. Altri sono morti. Ma il cuore di Dio è grande da abbracciare anche le debolezze”. Padre Matteo conosce bene l’odore delle sue pecore, “me lo sento addosso” dice parafrasando Papa Francesco. “È l’odore della paura di non farcela, della sconfitta, dell’incertezza, del restare soli”. Fonte: Agensir

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