Non tutto il male viene per nuocere e non tutto il virtuale è vuoto. Sì, perché del pane gratis di Taranto, l’Italia è venuta a conoscenza non attraverso quotidiani blasonati ma grazie a Twitter e a Facebook. È la vittoria di John Nash, quello di A beautiful mind, quello del “vince il singolo se vince il gruppo”. È la pizza bianca win-win. È la vittoria dell’italiano che quando sta alle corde tira fuori risorse che neppure sapeva d’avere. Nash ci faceva la teoria non ci facciamo la focaccia.
Qualcuno borbotta: “furbo quello di Taranto, pensa che pubblicità si è fatto”. Ed è proprio questa la cosa intelligente da capire. Che questo essere generosi, e allo stesso tempo farsi pubblicità, e contemporaneamente far partire un circolo virtuoso che farà essere più felice la gente e ti porterà più clientela, è un di più non un di meno. Aiutarsi, essere solidali, non ha solo a che vedere con la gratuità ma, prima ancora, con il guadagno, gli affari, la vita e la civiltà. Quando si sta male non è vincente pensare a se stessi: è vincente aiutarsi. E se il pennarello del panettiere di Taranto viene fotografato e poi ritwittato centinaia di volte, non è “un di meno di generosità” è “un di più di furbizia”. Ed è benzina per tutti quelli che avranno voglia di imitarlo. E spero proprio siano tanti.
Di Don Mauro Leonardi
Articolo tratto da l‘Huffington Post