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Papa Francesco è molto interessato allo sviluppo della pietà popolare di Medjugorje!

“Ci troviamo in un luogo in cui si raduna una moltitudine di pellegrini. Chiediamo tutti insieme l’intercessione della Madre di Dio, affinché apra i nostri cuori ed anche le nostre menti alla grazia divina, all’insegnamento della Chiesa ed alla Parola di Dio. Lo Spirito Santo è la nostra vita ed egli è anche l’anima della Chiesa.

Cerchiamo la verità di Dio su noi stessi ed anche la verità di Dio sull’uomo”. Con queste parole mons. Henryk Hoser, inviato speciale della Santa Sede, si è rivolto ai fedeli riuniti nella chiesa parrocchiale di San Giacomo, a Medjugorje. Mons. Hoser, arcivescovo di Waršava-Praga (Polonia), è giunto ieri pomeriggio a Medjugorje in compagnia di padre Miljenko Šteko, provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina, dopo aver fatto tappa a Sarajevo e a Mostar.

Ad accoglierlo sono stati padre Marinko Šakota, parroco di Medjugorje, gli altri frati francescani e le sorelle francescane che svolgono qui il loro servizio ed i parrocchiani e pellegrini riuniti.




Al suo arrivo, alcuni ragazzini gli hanno donato dei fiori. “Questo luogo di preghiera – ha detto l’inviato papale, le cui parole sono riportate dal sito Medjugorje.hr e riprese dal Sir – è ora conosciuto nel mondo intero. Il Santo Padre è molto interessato allo sviluppo della pietà popolare che si svolge in questo luogo. Questo fa anche parte della mia missione: valutare la pastorale di questo luogo e proporre direttive che si dovranno realizzare in futuro. Vengo da un Paese che ha molta devozione verso la Madre di Dio. Maria è la Regina della Polonia. Auguro a tutti voi di fare di Maria la Regina della vostra vita. Per il momento bastano queste parole”.






A conclusione dell’incontro mons. Hoser ha invocato su tutti i presenti la benedizione. L’11 febbraio scorso Papa Francesco ha incaricato mons. Hoser di visitare Medjugorje in qualità di inviato speciale della Santa Sede. La missione dell’arcivescovo, come da lui stesso sottolineato prima della partenza da Varsavia per la Bosnia-Erzegovina, lo scorso 27 marzo, “ha un carattere suppletivo rispetto allo studio della commissione dottrinale guidata dal cardinale Camillo Ruini” e intende operare “per il bene dei pellegrini” affinché vengano “migliorate e coordinate più adeguatamente a livello locale le attività pastorali”.

Mons. Hoser riassumerà le sue conclusioni in uno speciale rapporto che consegnerà alla Santa Sede, la quale provvederà successivamente a prendere decisioni in merito alle presunte apparizioni della Madonna che si protraggono da giugno del 1981. Nel 2014 la commissione del card. Ruini ha terminato i lavori senza giungere a un giudizio definitivo riguardo al carattere soprannaturale delle “apparizioni”. Nel caso in cui Medjugorje fosse indicato come luogo di culto disgiunto dalle apparizioni, i sei veggenti non potrebbero più diffondere ai pellegrini i “messaggi” della Madonna.

di Redazione Papaboys (fonte: AgenziaSir) 

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A cura di per Redazione Papaboys

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