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Papa a NY: ‘sedia immigrati’ per Messa Madison Square Garden

Una sedia semplice, una sedia simbolo. La sedia che sara’ usata da Papa Francesco per la Messa al Madison Square Garden di New York e’ stata realizzata in un garage della Contea di Westchester, nello stato della Grande Mela, da Fausto Hernandez, Hector Rojas, e Francisco SantaMaria, tre immigranti stagionali ispanici.

Sedie Papa NY

Una scelta all’insegna del messaggio di umiltà, modestia e concreta preoccupazione per poveri e emarginati caro alla predicazione del Santo Padre venuto dall’Argentina. La “Silla Sagrada”, sedia santa, dei tre falegnami “latini” ha meritato un editoriale del New York Times dopo aver monopolizzato l’attenzione della stampa locale, specialmente quella in lingua spagnola.

La messa è in programma il 25 settembre nel celebre stadio coperto di New York, teatro di incontri sportivi e memorabili concerti. La coreografia di Steve Cohen, il tecnico delle luci che disegna i set di scena del cantante Billy Joel e di altri musicisti famosi, si preannuncia spettacolare. Ma la sedia “sagrada” non sarà niente di davvero speciale, a parte il fatto del suo messaggio all’insegna della semplicità: compensato di quercia con sottili cuscini bianchi e le firme dei tre artigiani. Volutamente, niente oro: “Non è un trono. E’ una sedia semplice per un Papa che ama la semplicità”, ha spiegato l’arcivescovo di New York Timothy Dolan, che ha assunto il terzetto con l’obiettivo di puntare i riflettori sulle difficoltà dei lavoratori immigranti, spesso privi di documenti, spesso vittima di sfruttamento da parte dei datori di lavoro.

Il valore aggiunto della sedia sta infatti nel lavoro di chi l’ha creata nel garage di Port Chester sotto la supervisione di Sal Sanmarco, un salesiano che per anni ha insegnato falegnameria in un liceo della zona. Hernandez, che viene dalla Repubblica Dominicana, è un membro della Don Bosco Workers (operai Don Bosco), un centro di smistamento per lavoratori stagionali del New Jersey la cui campagna “No Pay, No Way” si prefigge di combattere lo sfruttamento di operai spesso clandestini. SantaMaria, un nicaraguense, e Rojas, un messicano fanno parte invece di Obreros Unidos, un’associazione operaia della vicina Yonkers. Nelle parole di quest’ultimo:  “Non posso descrivere l’emozione. E’ l’onore più importante della mia vita”.


Redazione Papaboys (Fonte  www.onuitalia.com/AB, 23 agosto 2015)

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