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Pakistan, ucciso l’ostaggio italiano Le scuse di Obama alla famiglia

Pakistan, ucciso l'ostaggio italiano Le scuse di Obama alla famigliaL’ostaggio italiano Giovanni Lo Porto è stato ucciso a gennaio in Pakistan, colpito da un drone americano.

La Casa Bianca ha reso noto che Lo Porto e un altro ostaggio americano sono rimasti uccisi in un’operazione anti terrorismo dello scorso gennaio sul confine tra Afghanistan e Pakistan. L’ostaggio americano si chiamava Warren Weinstein. Il cooperante italiano era stato rapito in Pakistan nel 2012.

“Riteniamo che due altri americani siano stati uccisi in operazioni antiterrorismo Usa nella stessa regione”, dove sono morti Lo Porto e Weintein, ha reso noto la Casa Bianca, spiegando che si tratta di due membri di al Qaeda.

“Non ci sono parole che possano esprimere a pieno il nostro rammarico per questa terribile tragedia”. È quanto ha detto la Casa Bianca rendendo nota l’operazione anti-terrorismo dello scorso gennaio. L’operazione in cui sono morti Lo Porto e Weintein, afferma la Casa Bianca, aveva come obiettivo un sito di al Qaeda, e “non avevamo motivo di ritenere che nessuno dei due ostaggi fosse presente”.

Il presidente Obama “si assume la piena responsabilità per queste operazioni”, fa sapere la Casa Bianca, anticipando la dichiarazione del presidente. “Voglio esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto e a quella di Warren Weinstein“: lo ha detto Barack Obama. Obama ha assicurato che gli Usa faranno “tutto il possibile per non ripetere questi errori”. “Oggi – ha aggiunto – è un giorno in cui si rafforzano i legami tra Stati Uniti e Italia, due Paesi che condividono gli stessi valori. L’impegno di Lo Porto riflette l’impegno nel mondo dell’Italia, nostra alleata e amica”.

Giovanni Lo Porto, 39enne palermitano, era stato rapito il 19 gennaio 2012 a Multan in Pakistan, insieme al collega tedesco Bernd Muehelnbeck (59 anni, liberato lo scorso ottobre). Si trovava nel Paese per conto della ong tedesca Welthungerhilfe, per un progetto di ricostruzione delle case distrutte nel terremoto che ha colpito l’area nel 2010. Anni di silenzio a seguito del rapimento, smossi solo dagli appelli delle ong che erano arrivate a raccogliere una petizione con 48 mila firme on line. 

“L’Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto”. È quanto dichiara il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Esprimo profondo dolore -aggiunge il premier- per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche alla famiglia di Warren Weinstein”. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva personalmente informato ieri il presidente del Consiglio. L’Unità di crisi ha immediatamente preso contatto con la famiglia Lo Porto per comunicare la triste notizia, come spiega palazzo Chigi.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire

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