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+++ Orrore a Roma: donna fatta a pezzi e gettata in diversi cassonetti. Il fratello ha confessato il crimine

Avrebbe confessato durante l’interrogatorio in Questura l’uomo sospettato di aver ucciso e fatto a pezzi la sorella gettandola in diversi cassonetti a Roma. Lo si apprende da fonti investigative. L’interrogatorio, durato alcune ore, si sta concludendo

Le gambe della donna, tagliate all’altezza dell’inguine, sono state trovate ieri sera in un cassonetto a Roma, in via Maresciallo Pilsudsky nel quartiere Parioli. A scoprirle una nomade mentre rovistava all’interno del secchione. Il resto del corpo è stato trovato, ore dopo, in un altro cassonetto, in Via Guido Reni, in un quartiere limitrofo. Gli effetti personali e gli abiti della donna, infine, sono stati rinvenuti in un terzo cassonetto in Via Pannini che si trova a pochi passi da via Guido Reni.

In Questura è stato ascoltato il fratello della vittima, un sessantenne italiano, che sarebbe l’uomo ripreso da una telecamera di videosorveglianza mentre gettava qualcosa all’interno del secchione nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Alla base dell’omicidio, secondo gli inquirenti, ci sarebbero delle liti familiari. I due fratelli abitavano insieme in un appartamento nel quartiere Flaminio, a pochi metri di distanza dal cassonetto in cui la polizia ha rinvenuto la testa e il tronco della donna.

ROMA – Tenute insieme dallo scotch da pacchi due gambe di donna sono state trovate ieri sera in un cassonetto a Roma, in viale Maresciallo Pilsudski, nel quartiere Parioli. A scoprirle, intorno alle 20, una ragazza rom mentre rovistava all’interno. La giovane ha avuto un malore, ma è riuscita a dare l’allarme. Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, gli arti sarebbero, però stati gettati la notte precedente, a giudicare almeno da un iniziale stato di decomposizione. Al momento gli inquirenti stanno interrogando il fratello della vittima. L’uomo, M.D. ha 60 anni.

In un primo momento, il resto del corpo non era stato individuato. Ma, in tarda mattinata altri resti sono stati trovati dagli agenti in un altro cassonetto, in via Guido Reni, all’altezza del civico 22. Le gambe sono state tagliate con un’accetta: la recisione è infatti netta. Un uomo sarebbe stato visto allontanarsi dal cassonetto nella notte di lunedì, immortalato da due delle cinque telecamere posizioneate sul palazzo dove ci sono gli uffici “Gestore servizi energetici”. Una parte della targa della sua auto è risultata leggibile da una prima analisi delle immagini. E secondo le prime informazioni sarebbe proprio lui l’uomo sentito in questura.

Sul posto – riferisce Repubblica on line – la sezione omicidi della Squadra Mobile. La procura procede per omicidio nell’indagine aperta dopo il ritrovamento: l’inchiesta è coordinata dal pm Marcello Cascini.

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