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Norme per l’adozione dei bambini e gioco d’azzardo

adoDue importanti comunicati, sono stati emanati dall’ufficio stampa dell’Onorevole Muscardini. Riguardano le norme unitarie da definire nell’Unione Europea per le adozioni dei bambini. Come è noto, ancora non esiste un progetto di legge unitario che tuteli questo delicato ambito. In questi mesi si è dibattuto molto sulla questione del gioco d’azzardo. Ora, giunge il monito dell’Onorevole, per fare chiarezza su uno dei problemi più gravi che affligge il nostro Paese. “L’Unione europea deve definire le norme per un’ ‘adozione europea’, da adottare in tutti i paesi dell’Unione stessa”. E’ quanto l’On. Cristina Muscardini chiede alla Commissione europea e al Consiglio in una proposta di risoluzione riguardante il mercato delle adozioni internazionali. Come è noto ora vigono regole diverse da paese a paese tanto per quanto riguarda le condizioni per permettere le adozioni quanto per i tempi (fino a 7 anni) ed i costi delle stesse (7.700 euro per l’Ucraina, 6.900 per la Polonia, ad esempio). Sono frequenti le truffe, il prolungamento dei tempi, la diversità degli enti autorizzati ad effettuare le adozioni, il costo delle pratiche, talvolta eccessive, che varia da paese a paese: tutti inconvenienti che allungano i tempi, aumentano le spese e danneggiano non solo i richiedenti ma manche i minori che potrebbero essere adottati. “Queste anomalie che rendono sempre più difficili e problematiche le adozioni internazionali – ha affermato la Muscardini – dovrebbero scomparire con l’adozione di una regolamentazione unica valida per tutti i paesi dell’Unione europea”.

“Il governo valuti, al fine di proporla nelle opportune sedi, quali la Conferenza Stato-Regioni, la disciplina introdotta dalla Regione Lombardia in regime di vigenza dell’autorizzazione al gioco d’azzardo”- è quanto chiede l’On. Cristina Muscardini, portavoce dei Conservatori italiani, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Attraverso un apposito programma, accanto all’introduzione di un numero verde, in Lombardia sono state coinvolte le Asl, fornito sostegno e preparazione adeguata ad associazioni di tutela del consumatore, gruppi di self help, operatori pubblici e gestori di locali pubblici. “Secondo quanto riferito dalla Direzione Distrettuale Antimafia, il gioco d’azzardo produce in Italia entrate fiscali stimabili in 8 miliardi, contro perdite quantificabili in 30 miliardi, dovute a costi socio-sanitari, ricadute sulle famiglie, evasione fiscale e rafforzamento della criminalità organizzata. Come ha sottolineato anche il commissario europeo al Mercato interno Michel Bernier – continua Muscardini – dal 2002 al 2014 Bruxelles ha avviato procedure di infrazione a carico di 18 dei 28 Stati della Ue in seguito alla presentazione di 112 denunce. E’ necessaria perciò un’analisi dei costi e dei benefici che l’autorizzazione al gioco d’azzardo comporta per l’Italia e per gli italiani, non solo ovviamente sotto il profilo fiscale”. a cura della Redazione Papaboys

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