Campi profughi saturi
“La situazione degli sfollati non è migliorata, perché le aree dello Stato di Adamawa attaccate in precedenza sono ancora sotto il controllo di Boko Haram” riferisce padre Obasogie. I nuovi attacchi hanno aumentato il numero delle persone rifugiate a Maiduguri e i Campi di accoglienza sono ormai saturi. “Il flusso di rifugiati accresce il rischio che membri di Boko Haram si mascherino da sfollati per entrare a Maiduguri” aggiunge.
L’opera del vescovo
Il vescovo di Maiduguri, mons. Oliver Dashe Doeme, si sta prodigando per offrire assistenza ai 5.000 sfollati accolti in tre parrocchie della città: la cattedrale di San Patrizio, la chiesa di Sant’Ilario e quella di Sant’Agostino. Incontrando gli sfollati, mons. Doeme li ha incoraggiati ricordando che quanti ci perseguitano “possono insultarci, ferirci, distruggere le nostre proprietà e privarci del lavoro, persino ucciderci, ma non potranno privarci della fede”. Il vescovo ha invocato la protezione della Vergine ed ha ascoltato i racconti dei rifugiati, diversi dei quali sono sfuggiti di poco alla morte, nascondendosi per giorni in montagna senza cibo e acqua potabile. Molti di loro hanno familiari dispersi, forse uccisi durante gli attacchi. Sono stati distribuiti agli sfollati sacchi di riso e di fagioli, olio, sale, coperte e reti antizanzara. (R.P.)
Fonte. Radio Vaticana