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Napoli: Via Azzariti, una vergogna da dover cancellare. Firma la petizione

gaetano-azzaritiCAMPANIA – NAPOLI -È giusto che Napoli, «la città delle Quattro Giornate, la città che per prima imbracciò le armi contro l’occupazione nazista, la città che con la sua insurrezione impedì che fosse portata a termine la prima retata contro gli ebrei in Italia» abbia una strada dedicata al presidente del Tribunale della Razza? La polemica è stata accesa a Teggiano (SA), in occasione della «Giornata della Memoria» da Nico Pirozzi, autore di vari libri sulla Shoah in Campania, indignato perché nel cuore della città partenopea c’è una laterale di Corso Umberto I dedicata a Gaetano Azzariti. Un magistrato che, entrato nelle stanze dei bottoni come segretario del Guardasigilli alla vigilia del fascismo, diventò nel 1927, sotto Benito Mussolini, responsabile dell’ufficio legislativo del ministero fino alla caduta del Duce e oltre.

Gaetano Azzariti aderì al Manifesto della Razza, nel 1938, e divenne presidente del tribunale della razza che aveva il compito di esprimere con decreto un parere “non motivato” e “insindacabile” sulla “non appartenenza alla razza ebraica”.  Azzariti avrebbe spiegato a chi gli chiedeva conto del suo ruolo che il Tribunale della razza era praticamente un’opera di bene: «consentiva di far dichiarare ariane persone le quali dagli atti dello stato civile risultavano ebrei. Parecchie famiglie israelite furono così sottratte ai rigori delle leggi razziali».

Pochi anni dopo, datosi una risciacquata come presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche, l’uomo fu nominato da Giovanni Gronchi giudice alla Corte costituzionale della quale sarebbe poi diventato addirittura presidente.Togliatti non aveva scelta, allora, che chiudere col passato? Probabilmente no, non aveva scelta. Ma ha ragione Pirozzi: un conto è metterci una pietra sopra, un altro onorare ancora oggi un uomo di tal fatta con l’intestazione di una strada nel cuore di Napoli. La domanda va anzi integrata: quello che fu il presidente del Tribunale della razza, messo lì dal Duce, viene ricordato anche con un busto bronzeo nell?anticamera del presidente della Corte costituzionale. Dove nessuno, nel ricostruire il curriculum del magistrato, si è mai ricordato di quella macchia indelebile.

I Papaboys dela Campania, che da anni si battono per difendere i valori della legalità, anche attraverso l’omonima Festa da loro organizzata, al fine di consegnare un riconoscimento a chi lotta per difendere e divulgare questo valore fondamentale, sono tra i firmatari della petizione portata avanti dal giornalista Pirozzi contro il comune di Napoli.

Ricordiamo che sono necessarie 500 firme, condividi questa petizione e invita le persone che conosci a firmareattraverso il link di seguito riportato

http://www.change.org/it/petizioni/comune-di-napoli-il-comune-di-napoli-cambi-il-nome-della-strada-dedicata-a-gaetano-azzariti?share_id=AQseCpoYoD&utm_campaign=share_button_action_box&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition

Massimo Manzolillo

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