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Mons. Miglio incontra i bambini Bielorussi del progetto Chernobyl

bioloSARDEGNA – CAGLIARI – L’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, riceverà oggi, presso il seminario arcivescovile, i bambini bielorussi ospiti nel territorio della diocesi nell’ambito del progetto Chernobyl dell’Associazione Cittadini del Mondo. All’incontro prenderanno parte le famiglie accoglienti, gli operatori dell’Associazione e le accompagnatrici dei minori. In questi venti anni sono stati decine di migliaia i bambini bielorussi ospitati dalle famiglie dell’Isola nell’ambito del progetto Chernobyl, un movimento di solidarietà che lega la Sardegna e la Bielorussia. Il console onorario della Bielorussia in Sardegna Giuseppe Carboni esprimerà un ringraziamento alla Chiesa sarda, in particolare alle parrocchie cagliaritane di Sant’Eulalia, di San Carlo Borromeo e di San Giuseppe, che, in tutti questi anni, hanno dato sostegno all’accoglienza temporanea dei bambini bielorussi nella Regione nell’ambito del Progetto Chernobyl, dando supporto logistico alle famiglie sarde che hanno aperto le loro case ai bambini. La Sardegna non è solo una delle regioni italiane leader dell’accoglienza dei bambini bielorussi in rapporto alla popolazione e ai livelli di reddito, ma da 10 anni sostiene un progetto di cooperazione nel settore della formazione con la costituzione dell’ente di formazione “Sardegna Global” a Minsk che ha formato oltre 4.000 ragazzi bielorussi. Fonte: Agensir

1 COMMENTO

  1. Buongiorno,

    Mi chiamo Alessandra Pesaresi e sono un’autrice di racconti per ragazzi.
    Il tema di Chernobyl mi sta molto a cuore, anche per ragioni personali.
    Far conoscere le storie che scrivo per me è fondamentale, però nel mio caso non si tratta solo di avere dei riscontri di pubblico ma anche di promuovere una maggiore consapevolezza su alcune tematiche che vanno oltre i miei scritti.

    Ho infatti scelto di ambientare molte delle mie storie per ragazzi attorno a Chernobyl e richiamarvi il disastro nucleare del 1986, che le nuove generazioni non hanno vissuto in prima persona o non conoscono affatto. Per non dimenticare, perché non succeda mai più.

    Di Chernobyl non si parla praticamente mai, ma il sito continua a far paura insieme ai dati che lo riguardano: c’ė da augurarsi che il prossimo anno il 30° anniversario sarà, forse, un’opportunità per abbattere il silenzio.

    Vi ho scritto perché ho trovato una comunione di temi e intenti tra quanto facciamo e mi chiedo se può esserci modo di unire le forze.

    Potete trovare info su di me e sui miei scritti sul mio blog:
    https://alessandrapesaresi.wordpress.com/
    E sulla mia pagina Facebook:
    https://www.facebook.com/iltempodelleparole

    Grazie,
    Alessandra Pesaresi

    apesaresiblog@libero.it

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