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Messaggio del Patriarca Twal per la VI Giornata di preghiera per la pace in Terra Santa

fuad twal.tnGERUSALEMME – “Esprimo la mia più profonda gratitudine per il desiderio di tanti giovani di continuare ad elevare al Signore una sincera ed intensa preghiera per il dono della pace. Ne abbiamo tanto bisogno, in Terra Santa ed in tutti i Paesi del Medio Oriente affinché si plachi il rumore delle armi, delle ingiustizie, delle sopraffazioni”.

È il messaggio che il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, ha rivolto alle associazioni giovanili che hanno promosso per domenica 26 gennaio, la Giornata di intercessione per la pace in Terra Santa, giunta alla sua VI edizione. Twal – riportano le agenzie Sir e Zenit – ha richiamato la Veglia di preghiera per la Siria voluta il 7 settembre scorso da Papa Francesco, sottolineando la “forza della preghiera”, per “implorare questo dono tanto prezioso quanto fragile, che è la pace”. Del Pontefice, il patriarca ricorda anche il Messaggio la Giornata Mondiale della Pace, in particolare dove il Papa afferma che “nella famiglia di Dio, in cui tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono ‘vite di scarto’.

Tutti godono di un’eguale ed intangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno. È questa la ragione per cui non si può rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli”. La Giornata inizierà alle 7 del mattino a Gerusalemme, presso il Calvario, con una Messa e vedrà coinvolte più di 5mila città nel mondo, dove i giovani si riuniranno per 24 ore consecutive nella preghiera, in momenti di silenziosa adorazione eucaristica e nelle celebrazioni eucaristiche per implorare il dono della pace in Terra Santa. (Fonte: Radio Vaticana)

 

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL MESSAGGIO DEL PATRIARCA LATINO DI GERUSALEMME

In occasione della 6° Giornata di preghiera per la Pace in Terra Santa, iniziativa che in questi anni ha visto l’adesione di diverse città del mondo, esprimo la mia profonda gratitudine per il desiderio di tanti giovani di continuare ad elevare al Signore una sincera ed intensa preghiera per il dono della pace. Ne abbiamo tanto bisogno, in Terra Santa e in tutti i Paesi del Medio Oriente affinché si plachi il rumore delle armi, delle ingiustizie, delle sopraffazioni, delle guerre visibili e di quelle meno invisibili, ma altrettanto distruttive. Nel mese di settembre siamo stati testimoni della forza della preghiera, quando su invito di Papa Francesco ci siamo trovati tutti insieme uniti per scongiurare la minaccia di un imminente attacco in Siria.

Continuiamo ad elevare al Signore la nostra supplica, memori che, come ci ricorda Papa Francesco nel suo Messaggio per la Pace 2014, “nella famiglia di Dio, dove tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono ‘vite di scarto’. Tutti godono di un’eguale ed intangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno. È questa la ragione per cui non si può rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli” (Papa Francesco, Fraternità, fondamento e via per la pace, 1 gennaio 2014, n.3).

Grazie a tutti voi, in modo particolare voi giovani, che vi riunirete in tante parti del mondo per 24 ore consecutive nella preghiera, in momenti di silenziosa adorazione davanti a Gesù Eucarestia, nelle celebrazioni eucaristiche, al fine di implorare questo dono, tanto prezioso quanto fragile, che è la Pace.

A nome della Comunità dei cristiani in Terra Santa, ringrazio tutti i promotori di questo evento. Il Signore Gesù, Principe della Pace, conceda la Pace e doni la Sua abbondante benedizione su tutti coloro che prenderanno parte a questa iniziativa.

  + S.B. Fouad Twal, Patriarca Latino

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