Stare da soli.
In disparte.
A pregare.
A parlare.
A contemplare.
Che meraviglia.
E le ore passano.
E il sole se ne va.
E scende la sera.
Bisogna strapparle alla vita ore così, ore di solitudine e silenzio.
È necessario.
È vitale.
Mandare via tutti.
Per ritrovarsi da soli.
Per ritrovarsi.
Io ci provo a stare senza di te fisicamente.
Io ci provo ad allontanarmi da te, a non vederti per un giorno.
Ma poi arrivano le onde, il vento, ogni paura si risveglia.
E la paura mi acceca.
E non ti riconosco più.
E non ti credo più che ci sei, che sei tu.
Quando è notte. Tu ti fai vedere.
Quando è tempesta. Tu parli di coraggio.
Quando è mare. Tu cammini.
E io non ce la faccio.
Chiedo prove. Che non so compiere.
Faccio promesse. Che non so mantenere.
La verità è che io credo a quello che vedo. Non a te.
La verità è che io credo a quello che sento sotto i piedi. Mare, acqua e onde agitate. Non a te.
La verità è che io credo solo ai segni che fai. Non a te.
La verità è che io non credo.
Dammi la mano amore mio.
Portami con te.
Stai con me.
E tutto cesserà.
E tutto crederò.
Perdona le mie paure.
Perdonami.
Quanta fede ha la folla.
Ti aspettano a riva.
Sanno aspettarti.
Sanno credere in te.
Hanno tanta fede che solo un lembo del tuo mantello fa miracoli.
Che grande fede.
Io invece, sono con te, sempre.
Io vedo i tuoi miracoli, sempre.
Ti chiedo segni speciali e tu me li dai, sempre.
Eppure affondo.
Eppure non credo.
Senza fede, si affonda, anche stando davanti a te.
Senza fede, la paura vince, sempre.
Di Don Mauro Leonardi