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Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose

1VVcredo2RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MARTEDI’  –    Marta è la sorella di Maria e Lazzaro, una famiglia di Betania in Giudea, che ospita spesso Gesù. Marta presiede alla mensa e Maria intrattiene il Signore. Per le loro preghiere il Maestro compirà il miracolo della risurrezione di Lazzaro. La memoria di questa discepola del Signore è celebrata nella Chiesa fin dal secolo II.

Il ritratto dipinto dal libro dei proverbi, “la donna che teme Dio è da lodare” sembra l’immagine più autentica di Marta “presa dai molti servizi” per Gesù. Troviamo nella lettura odierna, l’elogio di un tipo di virtù femminile: la donna saggia, previdente, discreta, forte, operosa, capace di mettersi al servizio degli altri senza paura, ma per Amore. Commenta Sant’Agostino: “Tu, Marta, sia detto con tua buona pace, sei già benedetta per il tuo encomiabile servizio. Tu vuoi ristorare dei corpi mortali, sia pure di persone sante. Ma dimmi: quando sarai giunta a quella patria, troverai il pellegrino da accogliere come ospite?… Lassù non vi sarà più posto per queste cose. E volete sapere che vi sarà lassù? E’ il Signore stesso che lo dice ai suoi servi: “In verità vi dico: li farà mettere a tavola e passerà a servirli”. Molte volte hanno messo in contrapposizione le due sorelle, alimentando dispute su ciò che era più gradito a Gesù. Niente di più sbagliato. Ciascuna delle due vive nell’Amore, una prospettiva del grande prisma spirituale, secondo le personali capacità. Le vie per giungere a Dio sono molteplici. Cerchiamo pertanto di accogliere più che “sindacare”, e condannare le scelte altrui. Perché se mosse dallo Spirito, portano sicuramente alla salvezza. Basta alle divisioni, alle fazioni, a sentirsi migliori degli altri, perché appartengo a questo o quel movimento… Nella Chiesa ognuno trova il suo posto, ed in essa tutti siamo chiamati in modo diverso a raggiungere la pienezza della vita.  a cura di don Salvatore Lazzara

 

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