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Madre Teresa Santa: il mondo la celebra con gioia e semplicità

Conto alla rovescia per la Canonizzazione di Madre Teresa, evento culminante del Giubileo della Misericordia. Una moltitudine di fedeli è attesa domenica prossima per la Messa, presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro, per la Canonizzazione della Santa dei poveri. Se, dunque, l’attenzione dei media è rivolta a Roma per il grande evento di domenica mattina, è tutto il mondo a celebrare in questi giorni la figura di Madre Teresa, premio Nobel per la pace nel 1979. Il servizio di Alessandro Gisotti per Radio Vaticana:

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Sorridente tra i suoi poveri di Calcutta, mentre parla ai potenti della Terra all’Onu, al fianco di Giovanni Paolo II in Vaticano. Sono alcune delle istantanee della straordinaria vita di Madre Teresa che dalle chiese alle strutture caritative, dai giornali ai social network vengono proposte e riproposte mentre si avvicina il giorno della Canonizzazione della “piccola matita nelle mani di Dio”, come Madre Teresa amava definirsi.

A Calcutta, le Missionarie della Carità festeggiano con semplicità
Colpisce, ma fino ad un certo punto, la scelta delle sue Missionarie della Carità che festeggeranno l’evento nella massima semplicità. A Calcutta, che vive con particolare emozione l’attesa di questi giorni, le suore di Madre Teresa il 4 settembre celebreranno “solo” una Messa per la loro Fondatrice, dopo aver assistito in tv alla celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco. Gioia e gratitudine per la Canonizzazione sono il binomio comune in ogni luogo dove sono presenti le Missionarie della Carità, dalle più centrali alle più remote: da San Gregorio al Celio, la umile casa dove Madre Teresa si riposava quando veniva a Roma al Vietnam, dove la Santa si recò in visita ben cinque volte.

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Anche le Nazioni Unite ricordano il premio Nobel per la Pace
Madre dei poveri, promotrice della dignità della persona, fin dal concepimento, ma anche leader mondiale capace di mettere insieme parti in conflitto e risolvere controversie apparentemente inestricabili. Un impegno a tutto campo che le valse il Nobel per la pace nel 1979 e che viene ora ricordato alle Nazioni Unite con una esposizione, promossa – in questi giorni – dalla Missione permanente della Santa Sede al Palazzo di Vetro. Proprio qui, nel 1985, presentandola all’Assemblea delle Nazioni, il segretario generale dell’epoca Pérez de Cuéllar affermò: “Lei è molto più importante di me e di tutti noi. Lei è le Nazioni Unite! Lei è la pace del mondo!”.




Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)

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