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Macerata-Loreto. Papa: camminate con gioia, accarezzati dalla misericordia

Macerata-Loreto. Papa: camminate con gioia, accarezzati dalla misericordiaMacerata-Loreto: In 100 mila, questa notte, hanno percorso i 27 km che separano Macerata da Loreto per la 37.ma edizione del pellegrinaggio tradizionale verso la Santa Casa di Maria nel santuario lauretano. Prima di partire, è arrivata una telefonata di Papa Francesco che ha incoraggiato i pellegrini con le parole di Sant’Agostino: “Canta e cammina”. Il servizio di Roberta Barbi: 

“Camminare con la gioia e camminare anche quando il cuore è triste, ma camminare sempre. E se hai bisogno di fermarti, che sia per riposarti un po’ e prendere un po’ di fiato per andare avanti dopo. Canta e cammina! Sempre, canta e cammina!”. Papa Francesco ha salutato così, ieri sera, i pellegrini in procinto di intraprendere il cammino mariano, dopo aver preso parte alla Messa celebrata nello stadio locale dal cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, che ha rivolto un pensiero ai “cristiani lontani”.

Come anticamente la Casa della Vergine arrivò da Nazareth a Loreto, ogni anno in molti si mettono in cammino: tra loro, stavolta, molti padri di famiglia della Indesit, un professore musulmano, il parroco di Erbil, collegato via video dall’Iraq. Tutti “accarezzati dalla misericordia” – questo il titolo dato quest’anno al pellegrinaggio – perché, come ha ricordato Francesco, “la misericordia di Gesù perdona tutto, sempre ti aspetta, sempre ti ama tanto”. Certo, rincuora il Papa, si può sbagliare: “Tutti abbiamo avuto nella vita cadute, ma se hai fatto un errore alzati subito e continua a camminare”. Il pellegrinaggio, dunque, è metafora della vita, che se rimane ferma non serve a nulla: “Pensate all’acqua, quando non è nel fiume, è ferma, si corrompe – ha detto il Santo Padre – così un’anima che nella vita non cammina facendo il bene, cercando Dio, è un’anima che finisce nella mediocrità e nella miseria spirituale. Per favore: non fermatevi, nella vita!”.

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 A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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