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Lunedì 9 febbraio – Dammi un lembo di te

Lunedì 9 febbraio – Dammi un lembo di teCompiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. Marco 6,53-56.

Solo il lembo.
Vorrei tutto il tuo mantello.
Ma in un lembo c’è tutta la morbidezza del tuo mantello.
Vorrei tutto il tuo tempo.
Ma in un minuto con te entra tutta la mia vita.
Vorrei le tue braccia strette.
Ma basta questo toccare, rubato tra la folla.
Per essere salvata.
Tu sei sempre tutto.
Tutto l’amore possibile.
Tutto il tempo.
Tutti gli abbracci.
Anche se è un lembo.
Anche se è un minuto.
Anche se è una carezza rubata.
Siamo sempre solo io e te.
Anche nella folla di una piazza piena.

Certi giorni no.
No.
Il lembo non mi basta.
Vorrei tutto.
Come quelli che stanno sempre con te.
Certi giorni.
No.
Non mi basta affatto che mi guarisci per la mia fede
Per il mio amore che sa aspettare.
No.

Appena arrivato.
Appena approdato.
Appena sbarcato.
E subito sei di tutti.
E subito la piazza si fa casa.
E tutti arrivano.
Ad abitare le strade.
A riempire le vie.
Ad aspettare di te.
Anche solo un po’ di stoffa.
Cosa sei?
Cosa fai?
Tutto attrai.
Tutti sani.
Un brandello di te salva una vita.
Amore mio.
Dammi un lembo di te.
Per il freddo della mia vita.

Di Don Mauro Leonardi

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