L’eredità è per chi è figlio.
L’eredità non me la devo guadagnare.
È mia.
Se sono figlia.
È mia.
Non è con quello che farò ma con quello che sono che avrò diritto all’eredità.
Fai come me.
Non dirgli buono.
Amalo.
Sei ai suoi piedi.
Baciaglieli.
Non parlare.
Lo sai già quali sono le cose da fare.
Ma per il cielo si va con la vita, non con le parole.
Guardalo.
E amalo.
Come lui fa con te.
Come lui fa con me.
I suoi occhi portano al suo cuore.
E il suo cuore è la porta del paradiso.
E ci si entra vuoti.
Per riempirsi di lui.
Ci sono giorni.
In cui ho tutto.
In cui ho fatto tutto.
Conosco tutte le risposte.
Ho adempiuto tutti i comandamenti.
E mi sento a posto.
Mi metto in ginocchio ma non sto pregando.
Sto pretendendo.
E poi parli tu.
E mi dici che manca una cosa.
Una cosa che è tutto.
Manca il vuoto.
Manca lo spazio.
Manca la mia nudità.
Da colmare.
Da riempire.
Da rivestire.
Di te.
Se solo mi ricordassi che tu mi ami.
Sempre.
Che tu mi vuoi.
Sempre.
Che vuoi che sto con te.
Sempre.
Non mi preoccuperei di ciò che ho , di ciò che so, che faccio.
Non mi preoccuperei di ciò che non ho,non so, non faccio.
Perché sei tu la mia ricchezza.
E non ti perderò mai.
Perché tu non mi lascerai mai.
Tutto è possibile a Dio.
Portami da Dio, amore mio.
Portami Dio, amore mio.
Ti seguo.
Libera di tutto.
Da tutto.
Davanti a te che sei la mia luce.
Solo una cosa può oscurarmi.
Può togliermi la tua luce.
Se mi giro e me ne vado.
Se abbasso il capo e non ti guardo.
Solo io posso perdermi.
Solo io posso perderti.
Tu no.
Tu continui ad aspettarmi.
Tu continui a cercarmi.
Tu continui a guardarmi.
Guardami amore mio.
E dimmi.
Dimmi che puoi tutto.
E che tu farai tutto in me.
E che tu sarai il cielo in me.
Di Don Mauro Leonardi