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Le parole di incoraggiamento che Papa Francesco ha detto ai Vescovi italiani: aperti, umili e in comunione

Si è aperta in Vaticano l’assemblea della Conferenza Episcopale Italiana che dovrà portare all’elezione del nuovo presidente. La prima giornata di ieri è stata caratterizzata dalla presenza del Papa che nel suo discorso ha invitato i vescovi a camminare insieme.

E’ apparso subito chiaro che Papa Francesco voleva un confronto schietto, genuino con i vescovi italiani. Un’assemblea che parlerà di giovani, lavoro, evangelizzazione e che dovrà individuare i candidati alla successione del presidente uscente, il cardinale Angelo Bagnasco.

Grazie al card. Bagnasco, ha avuto pazienza con me
“Vorrei ringraziare lui per questi dieci anni di servizio alla presidenza e anche ringraziarlo per la pazienza che ha avuto con me, perché non è facile lavorare con questo Papa, lui ha avuto tanta pazienza e lo ringrazio tanto”, ha affermato il Papa.

Il nuovo meccanismo prevede che i vescovi scelgano una terna di candidati alla presidenza, ma poi l’ultima parola spetterà a Francesco. Il Papa ha ricordato il suo rapporto col cardinale Bagnasco e la sua visita di sabato a Genova:

“Posso dire che ci vogliamo bene ed è un’amicizia bella. Soltanto ho ha una paura: quanto mi farà pagare sabato prossimo per entrare a Genova (risate dell’assemblea, ndr)”, “Si prepari, si prepari”, ha risposto il card. Bagnasco. “I genovesi non fanno nulla..” ha aggiunto il Papa. “Sconti niente”, ha precisato Bagnasco

Confronto aperto
Poi un momento privato, tra il Papa e i vescovi, chiuso alla stampa, all’insegna del confronto. Ma prima Francesco ha precisato:

“Quando quello che presiede non permette il dialogo, semina il chiacchiericcio e questo è peggio. Dialoghiamo tra noi, sono disposto anche a sentire opinioni che non siano piacevoli a me con tutta libertà”.

Nel discorso consegnato ai giornalisti, il Santo Padre ha invitato tutti alla massima franchezza: “Vi auguro – ha detto – che queste giornate siano attraversate dal confronto aperto, umile e franco. Non temete i momenti di contrasto: affidatevi allo Spirito, che apre alla diversità e riconcilia il distinto nella carità fraterna”.






Attenzione alle chiusure
Francesco ha detto che “respiro e passo sinodale rivelano ciò che siamo e il dinamismo di comunione che anima le nostre decisioni. Solo in questo orizzonte possiamo rinnovare davvero la nostra pastorale e adeguarla alla missione della Chiesa nel mondo di oggi; solo così possiamo affrontare la complessità di questo tempo, riconoscenti per il percorso compiuto e decisi a continuarlo con parresia”.

Ma il Papa ha anche messo in luce che questo cammino è segnato anche da chiusure e resistenze: le nostre infedeltà sono una pesante ipoteca posta sulla credibilità della testimonianza del depositum fidei, una minaccia ben peggiore di quella che proviene dal mondo con le sue persecuzioni”.

Dal card. Bagnasco attenzione ai giovani
Il cardinale Bagnasco ha ricordato uno dei temi fondamentali di questa l’assemblea, la formazione dei giovani:

“Le loro condizioni di vita, la loro capacità di stare insieme e il loro desiderio di costruire il domani ci interpellano e chiamano in causa la nostra responsabilità educativa e testimoniale; l’incontro con loro ci aiuta a riscoprire ogni giorno il primato di Dio nella nostra vita per pensare e agire in quella libertà che nasce dalla verità”.

La successione alla guida della Cei
“Questa Assemblea è chiamata – ha detto il cardinale – ad eleggere una terna con cui contribuire alla nomina del nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Assicuro fin d’ora la volontà di tutti nel riconoscerlo e sostenerlo in questo servizio a beneficio delle nostre Chiese, mentre personalmente La ringrazio per la fiducia che mi ha accordato in questi anni”.
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Il servizio è di Alessandro Guarasci per la Radio Vaticana

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