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In queste ore di incertezza i Papaboys affidano Padre Dall’Oglio al Dio della vita

l_PaoloDallOglioSJ300713La vita di Padre Dall’Oglio appesa ad un filo, lieve, come lieve è la speranza che sia in vita dopo la ressa di notizie rimbalzate di sito in sito e di tv in tv sulla sua fine. Nessuno ha chiesto di pregare per lui, lo facciamo noi dal sito dei Papaboys! Una preghiera per affidare a Dio la vita di questa sacerdote gesuita impegnato sulle frontiere della discordia per portare la pace, la riconciliazione, riaprire i confronti e rimettersi a tavolino a trovare soluzioni compatibili per tutti.

Nelle ore appena trascorse è stata lanciata la notizia della morte del gesuita rapito in Siria. La notizia è stata messa in rete mercoledì mattina alle 9.45 a firma di Cecilia Pierami. “Dietro l’omicidio di Padre Dall’Oglio c’è Assad, lui ha infiltrato i gruppi estremisti in Siria per delegittimare la rivoluzione” Così a Tgcom24 Lama Atassisegretario generale del Fronte Nazionale Siriano, racconta i retroscena del presunto omicidio, ancora non confermato dalla Farnesina, di Padre Paolo Dall’Oglio, sparito in Siria a fine luglio. “Informiamo, con profondo dolore, che abbiamo ricevuto oggi da una fonte affidabile, la notizia che Padre Paolo Dall’Oglio è morto. Che Dio abbia misericordia della sua anima”. Così Lama Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriano, ha dato lunedì la notizia della morte del gesuita italiano.

“La notizia ci è stata riferita da un alto funzionario, che vuole rimanere anonimo, dell’Esercito siriano libero (Free Syrian Army), siamo più che certi che l’informazione sia fondata”.Come e dove sarebbe stato ucciso Padre Dall’Oglio?
“Gli assassini di Padre Dall’Oglio non hanno ancora voluto consegnare il corpo. Si tratta di un piccolo gruppo di estremisti islamici, legati ad Al Qaeda. Non ho altri particolari sulla sua morte”.Quali prove avete della sua morte?
“Prove materiali alla mano non ce ne sono, ma ci fidiamo di questa fonte, data la sua importanza e posizione. La mancanza di qualsiasi contatto di Padre Dall’Oglio di fatto è già una prova. Altrimenti ci sarebbero stati tentativi di contatti da parte dei rapitori”.Avete avuto una ricostruzione di quello che sarebbe successo a Padre Dall’Oglio?
“Non so se si potrà mai avere una vera e propria ricostruzione dei fatti. E’ difficile in questo tipo di situazioni. Non posso dare una data precisa della morte, so però che Dall’Oglio è caduto nelle mani di persone che non lo hanno mai trattato come un amico, ma come un vero e proprio nemico. E’ stato processato e condannato da un tribunale islamico, composto da individui che non hanno nessuna nozione di giustizia”.Come mai non c’è stata nessuna rivendicazione ufficiale?
“Difficile che lo facciano, ritengo infatti che rivendicare l’uccisione di Padre Dall’Oglio potrebbe mettere a disagio le forze coinvolte. Potrebbe esserci infatti una reazione negativa, dato che era una persona amata in Siria. La gente potrebbe cominciare a mettere in forse l’operato di questi gruppi”.
La locandina di un incontro dell'Aprile 2013 di Padre Roberto in Italia nella Diocesi di Crema
La locandina di un incontro dell’Aprile 2013 di Padre Paolo in Italia nella Diocesi di Crema

Perché Padre Dall’Oglio sarebbe stato ucciso?
“Una delle ipotesi è che questi estremisti possano essere stati infiltrati dal regime, per creare una sorta di strategia della tensione. Nel corso del conflitto Assad ha favorito prima il passaggio di questi gruppi dalla Siria all’Iraq, dove ci sono campi di addestramento, e poi il rientro in Siria. Assad in particolare utilizzerebbe questi gruppi per dimostrare alla comunità internazionale che quella in corso in Siria non è una rivoluzione, ma azioni terroristiche di gruppi estremisti”.

Ci sarebbero anche responsabilità politiche dell’Occidente dietro la morte di Dall’Oglio?
“In parte sì. Le grandi potenze hanno scelto l’opposizione a cui fare riferimento. Un’opposizione che non si è dimostrata all’altezza delle aspettative del popolo siriano: non è sufficientemente strutturata, ma in compenso è corrotta tanto quanto il regime di Assad. E’ un’opposizione che si è rivelata non costruttiva, che non ha lavorato per il popolo. In compenso, come i dittatori del Terzo Mondo, viaggia su jet privati, abita in palazzi e ville di lusso e vive nel privilegio. Nel frattempo la popolazione non riceve aiuti umanitari: quello che arriva infatti finisce nelle tasche dei membri corrotti dell’opposizione. Negli ultimi due anni la rivoluzione e i suoi ideali sono stati messi all’asta. Tutto questo ha creato un disorientamento, dovuto a un vuoto ideologico: ed è questa sfiducia creatasi a causa dell’opposizione che ha aperto le porte agli ideali estremisti”.

La Farnesina non ha confermato, e neanche la Santa Sede che si è chiusa nel silenzio, il che significa che la notizia non ha conferme ufficiali e che lascia quindi accesa la speranza. Questo venerdì mattina invece, arriva questa dichiarazione: “Padre Paolo Dall’Oglio sta bene e non è stato ucciso come dicono alcuni esponenti dell’opposizione siriana”. Lo ha dichiarato l’editore e fondatore dell’emittente di Aleppo “Orient tv” Ghassan Abboud ad Aki – Adnkronos International, riferendosi al gesuita italiano scomparso da Raqqa la notte del 28 luglio. “Io so chi lo ha rapito e non dobbiamo rassegnarci a credere a chi dice che è stato ucciso – prosegue Abboud – Ho chiesto ai suoi rapitori di rilasciarlo”. Abboud invita poi alla cautela nella diffusione delle notizie su Dall’Oglio. “Chiedo a tutti di non parlare senza essere sicuri delle informazioni che si hanno”.

Invece di alimentare le voci di morte, affidiamo con una preghiera incessante il gesuita al Dio della vita. Questa è la linea dei Papaboys. Pregare per Lui.

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