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Quell’immagine della Santa Vergine colpita con una scure e bruciata. Ma non si rovina e non si spezza!

Un fatto prodigioso che molte persone stanno ricordando con gioia e riconoscenza. Un’ immagine della Madonna Immacolata è rimasta intatta sotto i colpi di una scure, anzi è stata la scure a spezzarsi in due. Gettata, poi, nel fuoco, il legno e la cornice si sono bruciati, ”ma l’immagine della Vergine si faceva sempre più bella”.

Immacolata di Ivrea

E’ capitato a Torino nell’ottobre del 1859 quando un tal Alberto Pizio, rigattiere, per poter tirare avanti la famiglia, insieme ad alcuni mobili, stava per rivendere un quadro raffigurante l’Immacolata. I compratori, in segno di disprezzo per l’immagine raffigurata nel quadro, si servirono prima di una scure e poi del fuoco, per distruggere l’immagine, ottenendo però l’effetto contrario. L’immagine è stata chiamata subito “l’Immacolata dei Miracoli”.
Dopo questi fatti, detto quadro fu regalato dai coniugi Pizio, Alberto e Luigia, alla Congregazione religiosa delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea (Suore d’Ivrea), che sono diventate le zelanti custodi, diffondendone la devozione.
Per ricordare questi 150 anni del miracolo, le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, hanno preso la lodevole iniziativa di effettuare un Pellegrinaggio con una copia dell’immagine in tutte le case della Congregazione. Una delle comunità di questa Congregazione si trova ad un passo dalla mia abituale residenza romana e non mi è sembrato vero di poter andare nella loro cappella a venerare l’immagine.
Il parroco della Parrocchia di S. Giuseppe Marello, alla cui circoscrizione appartengono e la comunità delle Suore di Carità dell’Immacolata e la mia comunità, ha presieduto una bella celebrazione dimostrando così di riconoscere che Maria Santissima è la Madre di tutti noi, chiamata da Dio a raccogliere, come Madre, la Sua Famiglia.
Il messaggio che parte da questa immagine dell’Immacolata e arriva a tutti noi è semplice e insieme straordinario.
Ci ricorda, prima di tutto, il prodigio che Mosè vide sul monte Oreb: un cespuglio brucia ma non si consuma. Al riguardo, i Padri della Chiesa, vedono in questa visione una figura della Madonna che quale Madre di Dio, porta in sé il fuoco divino e nonostante il suo essere creatura, non brucia né si consuma.
In secondo luogo ci porta facilmente a pensare alla Madonna come a Colei che è “segno di consolazione e di sicura speranza” (LG, 68) per tutto il popolo di Dio, che schiaccia la testa al nemico di sempre.

Madonna




In effetti, questa Donna inerme è la sola capace di difendere i suoi figli e di sconfiggere i nostri nemici. Da sola, nei millenni del cristianesimo, Ella ha vinto tutte le eresie che si sono riversate sulla Chiesa con l’intento di distruggerla. Niente e nessuno potrà qualcosa contro di Lei. Ella è abitata dal Santo dei Santi, Ella è l’Arca dell’Alleanza, che racchiude, nel suo grembo verginale, Colui che né il cielo e né la terra possono contenere. L’incontenibile ha voluto abitare nel Cuore di questa Donna dove ha dimostrato di trovarsi bene, a proprio agio. Uno straordinario e felice connubio per sempre. Lei è la Theotokos, la Madre di Dio, Madre e Vergine Immacolata nello stesso tempo. La ricchezza di questa Donna è il Bambino che è chiamata a generare nel suo grembo verginale.
Da Lei anche l’umanità di oggi deve ricevere e riconoscere Colui che è il suo Salvatore.




Redazione Papaboys (Fonte www.reginamundi.info)

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