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Vangelo (24 Aprile) Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

#Vangelo: Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.Gv 3,1-8
Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Non è sufficiente sapere che Gesù è da Dio per vedere il regno di Dio, cioè per entrare in esso. Mosè ed Aronne sapevano chi è Dio, ma non entrarono nella terra di Canaan. Aronne neanche la vide. A Mosè fu concesso di vederla da lontano, dal monte. 

Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Poiché non avete creduto in me, in modo che manifestassi la mia santità agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete quest’assemblea nella terra che io le do». Queste sono le acque di Merìba, dove gli Israeliti litigarono con il Signore e dove egli si dimostrò santo in mezzo a loro (Num 20,12-13).

#Vangelo: Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Tutta la comunità degli Israeliti levò l’accampamento da Kades e arrivò al monte Or. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne al monte Or, sui confini del territorio di Edom: «Aronne sta per essere riunito ai suoi padri e non entrerà nella terra che ho dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio ordine alle acque di Merìba. Prendi Aronne e suo figlio Eleàzaro e falli salire sul monte Or. Spoglia Aronne delle sue vesti e rivestine suo figlio Eleàzaro. Là Aronne sarà riunito ai suoi padri e morirà». Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Or, sotto gli occhi di tutta la comunità. Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e ne rivestì Eleàzaro suo figlio. Là Aronne morì, sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleàzaro scesero dal monte. Tutta la comunità vide che Aronne era spirato e tutta la casa d’Israele lo pianse per trenta giorni (Num 20,22-29).

In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè: «Sali su questo monte degli Abarìm, sul monte Nebo, che è nella terra di Moab, di fronte a Gerico, e contempla la terra di Canaan, che io do in possesso agli Israeliti. Muori sul monte sul quale stai per salire e riunisciti ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati, perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Merìba di Kades, nel deserto di Sin, e non avete manifestato la mia santità in mezzo agli Israeliti. Tu vedrai la terra davanti a te, ma là, nella terra che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!» (Dt 32,48-52).

Oggi vi è una grande confusione sulla salvezza eterna, perché non si conosce cosa è la vera salvezza. Gesù è venuto per salvare l’uomo oggi, su questa terra, nella storia. Lo salva ridonandogli la verità della sua umanità. Quella verità che lui ha perduto nel Giardino dell’Eden, ora gli viene ridonata, in una nuova creazione ancora più mirabile di quella antica, nascendo nelle acque del battesimo quale vero figlio di Dio per opera dello Spirito Santo. Vedere Cristo non significa vedere il regno di Dio. Il regno di Dio si vede entrando in esso oggi. Il passaggio obbligato per tutti è la fede in Cristo e l’immersione nelle acque e nello Spirito Santo. Il battesimo non è una cerimonia inutile, esso è il sacramento che apre le porte della vera umanità.

Un battezzato e un non battezzato non sono la stessa persona. Il primo è reso partecipe della natura divina, può vivere da essere spirituale. Il secondo possiede la natura corrotta dal peccato e mai potrà vivere come essere spirituale. Non compirà le opere dello Spirito. Gli manca la natura dello Spirito Santo. Produrrà anche il bene, ma sempre in una vecchia natura.

#Vangelo: Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.



Chi distrugge la sua verità oggi è proprio il cristiano. È lui che sta abolendo il battesimo e gli altri sacramenti. È lui che sta sconfessando la Chiesa come solo vero unico sacramento del mondo della salvezza. Sta facendo tutto questo perché ha perso la vera fede in Cristo Gesù. Quando si relativizza Cristo Signore, tutto diviene inutile, vano. Con quali risultati? Con il prepotente ritorno dell’uomo “animale”, naturale. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità di Cristo Gesù.

Commento del Movimento Apostolico

1 COMMENTO

  1. Solo la Fede, il pentimento, la penitenza e la Comunione, uniti alle opere di riparazione, sono l’ancora messa a disposizione per la nostra salvezza. Sant’Agostino disse: “Chi ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te”. Ma attenzione: “Chi ha tempo non aspetti tempo”! Stolto è chi, avendo sentore oppur certezza di essere salvato, pecca ancor più allegramente fino alla fine, per poi pentirsi all’ ultimo momento.È possibile tradire Dio, ma non è possibile ingannarlo!
    Egli scruta nei nostri cuori e nei nostri intendimenti, per cui non può esser perdonato un falso pentimento, ma un pentimento sincero! Anzi non sarà perdonato chi presume di essere salvato senza merito. E tu non invidiare chi viene graziato per essersi pentito all’ultima ora, poiché tu stesso sei stato graziato, anche se ti sei pentito molto prima di lui! Non è forse permesso a Dio di essere buono e di perdonare gli ultimi come i primi? (Vedi: Parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16).
    Nel Vangelo di Giovanni Gesù disse a Nicodemo: “In Verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio”. Gli disse Nicodemo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?” Gli rispose Gesù: “In Verità, in Verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel Regno di Dio” (Gv 3,3-5).
    Qui Gesù non allude alla reincarnazione, come molti cerdono, ma parla di persone ancora viventi, battezzate prima da acqua, che poi rinascono dallo Spirito Santo, cioè, tramite il pentimento, risorgono dal male per entrare nel Regno di Dio, sconfiggendo la morte con una resurrezione anticipata. “La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?”(1 Cor,15,55) Per essere spronati verso un rapido raggiungimento della salvezza, dobbiamo pertanto considerare di avere a disposizione un’unica vita terrena. Se poi, a causa della nostra malvagità e stoltezza, a molti di noi sono concesse, per giustizia e misericordia divina, altre vite terrene per realizzare la redenzione, questo non lo dobbiamo né ipotizzare, né considerare, né sapere! San Girolamo diceva: “Non conviene si parli troppo delle rinascite, perché le masse non sono in grado di comprendere. Dobbiamo riservare la dottrina della reincarnazione alla minoranza perché è preferibile che la maggioranza creda ai tormenti dell’inferno”. Stolto è colui che rinvia un ambìto traguardo, che può realizzare senza perdere tempo. “Errare humanum est, perseverare diabolicum”: “Errata corrige”!Dobbiamo soltanto fidarci di Dio e concorrere attivamente, senza ipocrisia, al Suo progetto d’Amore per meritare il Regno dei Cieli, il Paradiso. Chi ha tempo non aspetti tempo!
    IN CHE COSA QUINDI E’ LECITO SPERARE?

    Caro fratello non temere, Dio agisce e ci corregge sempre con amore, limitando nel possibile le nostre sofferenze!
    Ai discepoli che costernati chiesero a Gesù: “Chi si potrà dunque salvare”?, poiché aveva appena detto loro: “È più facile che una “gomena” passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”, Egli così rispose: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile” (Mt 19, 23-26).
    Come possiamo noi immaginare e conoscere le incredibili risorse di Dio? Non è forse stata straordinaria l’Idea che Dio ha avuto di incarnarsi nel proprio Figlio e sacrificarsi per poterci appunto salvare?
    “Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi”(2Pt3,9).
    Nessuno può resistere all’Amore di Dio! Pertanto “vestitevi dell’uomo nuovo; quello secondo Iddio creato in vera giustizia e santità” (Ef 4,24).
    TU SOLO MI BASTI!

    Padre mio, da tempo m’hai convertito,
    ma, come un pesce fuor d’acqua,
    mi dibatto nei tortuosi meandri dell’essere;
    il divenire è così veloce,la mia trasformazione è così lenta.
    Aiutami! Mandami in soccorso una schiera di angeli.
    Anzi no… dentro di me tu sei più del respiro stesso.
    Ossigeno per me è il tuo spirito. Tu solo mi basti!
    Questa è la situazione in cui oggi mi trovo:
    Non son più l’uomo vecchio, ma ormai son l’uomo nuovo!

    mimonatta.blogspot.com

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