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Il mondo della Thailandia che sfrutta i bambini è marcio e da sopprimere!

bangkok_thumb400x275Dalla Thailandia emerge un dossier sullo sfruttamento dei bambini per farne circo per la boxe da offrire ai turisti ed in India urge – comunica l’Agenzia Vaticana e Missionaria Fides, una Magna Charta per i diritti dei piccoli. Società che non tutelano i bambini sono da sopprimere! Sopprimere! Sopprimere!

Bangkok (Agenzia Fides) – Si allenano 10 ore al giorno, dormono sotto il ring, pesano appena 30 chili. Sono circa 30 mila piccoli bambini tailandesi, di soli 8 anni di età, coinvolti nei combattimenti illegali di pugilato con la speranza di riuscire a sfuggire ad un minimo di miseria e precarietà nelle quali vivono. Alcuni ci riescono, altri invece rimangono con lesioni irreversibili in ogni parte dei piccoli corpicini sottoposti a questo violento sport da combattimento. Questo tipo di lotta attrae molto l’attenzione e la partecipazione dei turisti occidentali che offrono denaro per assistere

ASIA/INDIA – In India urge una “Magna Charta” per i diritti dei bambini

New Delhi (Agenzia Fides) – “Ogni mese circa centomila bambini indiani muoiono a cause legate alla malnutrizione. Molti muoiono per malattie infettive che potrebbero essere curate, ma la malnutrizione ha abbassato le difese immunitarie e la resistenza fisica dei bambini. La responsabilità di queste morti è una sola: la società indiana”: lo afferma in una nota inviata a Fides il cristiano Sajan George Kavinkalath, Presidente della “Madre Teresa Foundation for children”, lanciando un accorato appello per la tutela e la salvaguardia dell’infanzia in India. “Il primo compito della giustizia sociale è quello di salvare la vita dei bambini. In India cresce la percentuale di piccoli mendicanti, vagabondi, storpi, spesso vittime dello sfruttamento di organizzazioni criminali. Ma una società che non agisce per fermare questo fenomeno e per salvare i bambini diventa anch’essa criminale”, ribadisce. “La nostra visione del futuro passa per il valore e la cura che diamo alle nuov e generazioni . La prima sfida per l’India è l’istruzione primaria universale, accanto alla salute e alla crescita dei bambini. Urge, poi, una solenne affermazione legislativa sulla parità di accesso all’istruzione per le bambine e contro ogni discriminazione di genere e di casta o di status economico e sociale: una sorta di Magna Charta per il bambino”
Secondo il Presidente, compito delle Organizzazioni non governative è “ collaborare a garantire il rispetto della giustizia sociale, dell’ambiente, dei diritti umani”, per aiutare a diradare “ansia, paura e disperazione nella società”. “Il benessere dell’infanzia – conclude George – non va trattato come una decorazione amministrativa, ma deve diventare interesse centrale della nazione”.

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