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Giovedì 16 Giugno – La preghiera genera

Giovedì 16 Giugno - La preghiera generaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.» Matteo 6,7-15.

A volte prego con parole vuote.
Sono tante.
Una dietro l’altra.
Parole belle ma vuote.
Parole esatte ma vuote.
Parole giuste ma vuote.
Parole forti ma vuote.
Parole vuote che tu non ascolti.

A volte prego con te.
Tu sei la mia parola.
Tu sei la mia preghiera.
Tu sai chi sono.
Tu sai di cosa manco.
Tu vuoi la mia vita.
Insegnami parole di vita.
Insegnami una preghiera che contenga tutta la vita.

La preghiera più bella, più tua, più mia.
Inizia con la parola Padre.
Perché la preghiera genera.
Genera vita.
Genera lode.
Genera perdono.
Genera amore.
O non è preghiera.

Di Don Mauro Leonardi


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