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Giovanni Paolo II e Fatima: “Una mano ha sparato, un’altra mano ha deviato la pallottola”

Suor Lucia ha raccontato che la Madonna gli fece vedere un uomo in abito bianco che in mezzo alle persecuzioni venne ucciso. Giovanni Paolo II, prima dell’attentato, non aveva mai letto i segreti di Fatima. Leggendo si convinse che lui era il Papa di cui si parlava e che la Madonna aveva chiesto l’intervento del Signore per salvarlo.

Fu allora che Giovanni Paolo II si impegnò, come mai prima, per consacrare la Russia ed il mondo al Cuore Immacolato di Maria, così come aveva chiesto la Madonna nel corso delle apparizioni.

Frammenti di Pace nel numero di Maggio appena uscito, dedica un servizio speciale al “papa di Fatima” spiegando l’intera vicenda.

Per chiedere una o più copie della rivista rivolgersi a Silvia Mancinelli di Shalom, tel. 071 2216154, mail silvia.mancinelli@editrice shalom.it

Il 13 maggio del 1917 a Cova da Iria, un luogo ameno, deserto, a pochi chilometri da Fatima, tre pastorelli assistono all’apparizione di “una bellissima Signora, che arriva dal cielo”.

Per cinque mesi la Signora apparve ai pastorelli. Lo scetticismo di molti divenne stupore quando, il 13 ottobre dello stesso anno, oltre 70.000 persone assistettero al “miracolo del sole”. Sotto una pioggia incessante che durava da giorni, le nubi si aprirono. Il sole iniziò a roteare con un’efflorescenza di colori, la luce era intensa, il calore altrettanto. Le persone che avevano gli abiti zuppi di pioggia s’accorsero che si erano asciugati in un istante…

La “Signora venuta del cielo” aveva manifestato la sua presenza! Il fenomeno resta a tutt’oggi inspiegabile e costituisce una sfida all’incredulità.

La Madonna comunicò dei messaggi ai pastorelli. Alcuni vennero resi pubblici, altri no.

Un mercoledì di molti anni dopo – piazza San Pietro, 13 maggio 1981 – Papa Giovanni Paolo II si era fermato per prendere in braccio una bambina, l’aveva baciata e riconsegnata ai suoi genitori. Erano le ore 17,17. In quell’istante si udirono due spari. Il Papa si accasciò e la sua veste bianca si tinse di rosso: era il sangue del Pontefice. Da quel momento si susseguirono una serie di eventi miracolosi che salvarono la vita del Papa e, forse, dell’umanità intera.






Miracolosamente il Papa sopravvisse, nonostante il sangue uscisse copioso dalle ferite. Miracolosamente giunse vivo all’Ospedale Gemelli, dove venne operato per cinque ore. I chirurghi che effettuarono l’operazione rilevarono una “assoluta anomalia”: la pallottola che aveva attraversato l’addome del Papa non aveva seguito una traiettoria lineare, coerente con le leggi della fisica, bensì un percorso a zig zag che aveva evitato l’aorta, la spina dorsale e i centri nervosi. Se avesse colpito una sola di queste parti, il Papa sarebbe morto dissanguato o sarebbe rimasto paralizzato. Era come se una forza esterna avesse guidato la pallottola evitando che colpisse i punti vitali.

Dopo quattro giorni in sala rianimazione, il Papa venne dichiarato fuori pericolo.

A quel punto Giovanni Paolo II realizzò che tutto era avvenuto il 13 maggio, anniversario delle apparizioni mariane a Fatima. E visionò i documenti dove era riportata la terza parte del “segreto di Fatima”, quella cioè in cui la Madonna aveva previsto l’attentato all’uomo vestito di bianco. In quegli stessi documenti la Madonna prevedeva la fine della Grande guerra, l’inizio della Seconda guerra mondiale, l’avvento della dittatura comunista in Russia e, infine, il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Il Pontefice polacco meditò a lungo su quei fatti inesplicabili, prese contatto con suor Lucia, e si convinse che la sua miracolosa sopravvivenza all’attentato era dovuta all’intercessione della Madonna di Fatima.

Anche il killer professionista Ali Agca giunse alla conclusione che c’era stato un intervento imponderabile, perché la sua mira era stata precisa e aveva colpito il bersaglio.

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Successivamente Giovanni Paolo II parlò del Maligno che aveva ordito il suo assassinio e della Madonna che l’aveva impedito. «Una mano ha sparato, un’altra mano ha deviato la pallottola», affermò Wojtyla.

Il 13 maggio del 1982 Giovanni Paolo II si recò a Fatima, volle incontrare suor Lucia e implorò la Madonna di liberare l’umanità dalla sofferenza e dalle minacce apocalittiche. Poi consacrò la Russia ed il mondo al Cuore Immacolato di Maria, così come aveva chiesto la Madonna nel corso delle apparizioni.

La pallottola che aveva attraversato il corpo del Pontefice senza colpire organi vitali è ora incastonata nella corona della Madonna di Fatima.

Per cercare di comprendere il significato di questa storia incredibile e, soprattutto, d’intuire come e quando verrà il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, abbiamo dedicato a Fatima lo speciale di questo numero di “Frammenti di Pace”.

Buona lettura.




Fonte www.frammentidipace.it/Gaspari Antonio

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