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Francesco all’Udienza ripercorre giorni di Filippine e Sri Lanka e smaschera i motivi della povertà

B73NQ3jCYAAJ_tr7 mila fedeli in Aula Palo VI per l’udienza generale di Papa Francesco di questo mercoledì. Ha fatto il suo ingresso alle 9.50. Il Papa, durante l’udienza generale di oggi – a quindici giorni dall’attentato a “Charlie Hebdo” e a tre giorni dalle folle oceaniche di Manila – è apparso rilassato, sorridente e perfino abbronzato. Percorrendo il lungo corridoio centrale, Francesco non si è sottratto ai consueti rituali con i fedeli, come quello dello “scambio con lo zucchetto”. Molto tenere le carezze a una bimba di pochi mesi vestita tutta in rosa, in braccio all’anziana nonna in carrozzella.
Povertà e ricordo del Viaggio nelle Filippine e Sri Lanka concluso da poche ore.
LA FRASE CENTRALE DELL’UDIENZA
“Posso dire, possiamo dire tutti,  che la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude (…) e che crea la cultura dello scarto che viviamo.”
Ecco le parole pronunciate da Papa Francesco
Cari fratelli e sorelle, buon giorno!
oggi mi soffermerò sul viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine, che ho compiuto la scorsa settimana. Dopo la visita in Corea di qualche mese fa, mi sono recato nuovamente in Asia, continente di ricche tradizioni culturali e spirituali.

Il viaggio è stato soprattutto un gioioso incontro con le comunità ecclesiali che, in quei Paesi, danno testimonianza a Cristo: le ho confermate nella fede e nella missionarietà. Conserverò sempre nel cuore il ricordo della festosa accoglienza da parte delle folle – in alcuni casi addirittura oceaniche –, che ha accompagnato i momenti salienti del viaggio. Inoltre ho incoraggiato il dialogo interreligioso al servizio della pace, come pure il cammino di quei popoli verso l’unità e lo sviluppo sociale, specialmente con il protagonismo delle famiglie e dei giovani.
Il momento culminante del mio soggiorno in Sri Lanka è stata la canonizzazione del grande missionario Giuseppe Vaz. Questo santo sacerdote amministrava i Sacramenti, spesso in segreto, ai fedeli, ma aiutava indistintamente tutti i bisognosi, di ogni religione e condizione sociale. Il suo esempio di santità e amore al prossimo continua a ispirare la Chiesa in Sri Lanka nel suo apostolato di carità e di educazione. Ho indicato san Giuseppe Vaz come modello per tutti i cristiani, chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multireligioso, con rispetto verso gli altri, con perseveranza e con umiltà.
Lo Sri Lanka è un paese di grande bellezza naturale, il cui popolo sta cercando di ricostruire l’unità dopo un lungo e drammatico conflitto civile. Nel mio incontro con le Autorità governative ho sottolineato l’importanza del dialogo, del rispetto per la dignità umana, dello sforzo di coinvolgere tutti per trovare soluzioni adeguate in ordine alla riconciliazione e al bene comune.
Le diverse religioni hanno un ruolo significativo da svolgere al riguardo. Il mio incontro con gli esponenti religiosi è stato una conferma dei buoni rapporti che già esistono tra le varie comunità. In tale contesto ho voluto incoraggiare la cooperazione già intrapresa tra i seguaci delle differenti tradizioni religiose, anche al fine di poter risanare col balsamo del perdono quanti ancora sono afflitti dalle sofferenze degli ultimi anni. Il tema della riconciliazione ha caratterizzato anche la mia visita al santuario di Nostra Signora di Madhu, molto venerata dalle popolazioni Tamil e Cingalesi e meta di pellegrinaggio di membri di altre religioni. In quel luogo santo abbiamo chiesto a Maria nostra Madre di ottenere per tutto il popolo srilankese il dono dell’unità e della pace.
Dallo Sri Lanka sono partito alla volta delle Filippine, dove la Chiesa si prepara a celebrare il quinto centenario dell’arrivo del Vangelo. È il principale Paese cattolico dell’Asia, e il popolo filippino è ben noto per la sua profonda fede, la sua religiosità e il suo entusiasmo, anche nella diaspora. Nel mio incontro con le Autorità nazionali, come pure nei momenti di preghiera e durante l’affollata Messa conclusiva, ho sottolineato la costante fecondità del Vangelo e la sua capacità di ispirare una società degna dell’uomo, in cui c’è posto per la dignità di ciascuno e le aspirazioni del popolo filippino.
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Scopo principale della visita, e motivo per cui ho deciso di andare nelle Filippine, (…) era poter esprimere la mia vicinanza ai nostri fratelli e sorelle che hanno subito la devastazione del tifone Yolanda. Mi sono recato a Tacloban, nella regione più gravemente colpita, dove ho reso omaggio alla fede e alla capacità di ripresa della popolazione locale. A Tacloban, purtroppo, le avverse condizioni climatiche hanno causato un’altra vittima innocente: la giovane volontaria Kristel, travolta e uccisa da una struttura spazzata dal vento. Ho poi ringraziato quanti, da ogni parte del mondo, hanno risposto al loro bisogno con una generosa profusione di aiuti. La potenza dell’amore di Dio, rivelato nel mistero della Croce, è stata resa evidente nello spirito di solidarietà dimostrata dai molteplici atti di carità e di sacrificio che hanno segnato quei giorni bui.
Gli incontri con le famiglie e con i giovani, a Manila, sono stati momenti salienti della visita nelle Filippine. Le famiglie sane sono essenziali alla vita della società. Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio.(…) Ho sentito dire (…) che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà. Mi pare un’opinione semplicistica. Posso dire, possiamo dire tutti,  che la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude (…) e che crea la cultura dello scarto che viviamo. (…) Rievocando la figura di san Giuseppe, che ha protetto la vita del “Santo Niño”, tanto venerato in quel Paese, ho ricordato che occorre proteggere le famiglie, che affrontano diverse minacce, affinché possano testimoniare la bellezza della famiglia nel progetto di Dio. Occorre anche difenderle dalle nuove colonizzazioni ideologiche, che attentano alla sua identità e alla sua missione.
Ed è stata una gioia per me stare con i giovani delle Filippine, per ascoltare le loro speranze e le loro preoccupazioni. Ho voluto offrire ad essi il mio incoraggiamento per i loro sforzi nel contribuire al rinnovamento della società, specialmente attraverso il servizio ai poveri e la tutela dell’ambiente naturale.
La cura dei poveri è un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza cristiana; comporta (…) il rifiuto di ogni forma di corruzione che ruba ai poveri e richiede una cultura di onestà.
Ringrazio il Signore per questa visita pastorale in Sri Lanka e nelle Filippine. Gli chiedo di benedire sempre questi due Paesi e di confermare la fedeltà dei cristiani al messaggio evangelico della nostra redenzione, riconciliazione e comunione in Cristo. Grazie!
di Redazione Papaboys – La foto della copertina è del quotidiano ‘Avvenire’

1 COMMENTO

  1. Condivido Perfettamente.
    La più Grande Ricchezza dell’Uomo è quella di Generare un Figlio, è Gratuita, non Costa Nulla.
    La Seconda Ricchezza dell’Uomo è l’Immensa Energia Rinnovabile di Costruire Benessere con il Proprio Lavoro.
    La Terza Ricchezza per Noi Italiani è Essere Italiani, con la Ns. Cultura, Esperienza Capacità Lavorativa Retaggio di oltre 4 Millenni al Top della Civiltà Mondiale.
    Ma noi Italiani la Stiamo Sprecando, Depauperandoci ed Indebitandoci, Solo Sperperando la Ricchezza Creata dal Ns. Lavoro Distribuendola in Falsa Assistenza invece di InvestiraLa per Creare Lavoro.
    E con la Ricetta della BCE di Draghi Sarà Peggio, perchè Invece di Distribuirla per Creare Investimenti Produttivi Sarè Date a Banche e Governi Nazionali per Sperperarla Indebitandosi Ulteriormente.
    L’Italia deve Svincolarsi, Restando nell’Euro Come Moneta degli Scambi Internazionali e per l’Economia che Lavora,
    Aggiungendo però la Lira Elettronica ad Esclusiva Circolazione in Italia, per Evitare di Indebitarci con la BCE e le Banche,
    ma per Investire 200 Miliardi l’Anno, per 10 anni, al 20% in Euro =40 Miliardi, da Risparmiare dalle Spese Fasulle del Bilancio dello Stato,
    ed l’80% in Lira Elettronica Gestita dal Banco Posta Italiano per gli Appalti Pubblici= 160 Miliardi di Lira Elettronica.
    Gli Appalti Pubblici devono essere Emessi ad IVA Zero con Pagamenti al 20% in Euro ed al 80% in Lira Elettronica, e parimenti i Salari e Stipendi di chi Lavora negli Appalti Pubblici. Gli Appaltatori devono inoltre avere l’Obbligo di Impiegare per il 25% propria Manodopera Dipendente, e per il 75% Manodopera del Loro di Cittadinanza, tutto ciò deve essere esteso anche ai SubAppaltaori.
    Quindi Tutto ciò che si Produce Avrà Mercato Interno Italiano con la Lira Elettronica.
    La Manodopera del Lavoro di Cittadinanza sarà quella dei Disoccupati, Sottoccupati, Lavoratori in Mobilità e Cassa Integrazione.
    Il Lavoro di Cittadinanza sarà Retribuito 750 Euro/Lire Elettroniche Nette al Mese ( 20%=150 Euro + 80%=600 Lire Elettroniche ) per 100 Ore di Lavoro Reali al Mese per 12 Mesi l’anno. Potranno Accedervi Marito e Moglie.
    In questo Modo il Costo degli Appalti si Dimezza ed a Parità di Importo si Possono Realizzare il Doppio delle Opere.
    Inoltre Si può fare un Piano Casa, per il quale il 75% degli alloggi per il 1° Anno saranno Venduti a Mercato Libero ed il 25% Riservato per il Piano Abitativo dei Lavoratori del Lavoro di Cittadinanza.
    Il 2° Anno la percentiuale di Vendita a Mercato Libero sarà del 70%, al 3° del 65% al 4° del 60% al 5° del 55% al 6° e successivi del 50%.
    Allo Stesso Modo verrà fatto per altri Investimenti, per il piano Espedaliero, ecc.
    Inoltre si Dovranno Produrre anche Prodotti Agro Alimentari da Mettere in Circolo per il Lavoro di Cittadinana ed altri Prodotti necessari ad Alimentare il Fabbisogno del Reddito Derivante dalla Lira Elettronica.
    Lo stesso va Fatto per la PubblicaAmministrazione, Ospedali, Assistenza, ecc.
    Riducendo il Personale Fisso al 25% ed impiegando per il Restante Personale del Lavoro di Cittadinanza.
    I Concorsi Pubblici dovranno essere Nazionali, annuali, per costituire le Graduatoria dalle quali attingere per il Personale di Fabbisogno della Pubbli Amministrazione, azzerando le Assunzioni Clientelari.

    Per. Ind. Giacomo Dalessandro
    http://www.italia3millennio.eu/
    http://www.engineering-online.eu/
    http://www.consulenteambientale.eu/
    http://www.cristo-re.eu/ http://www.cristo-re.it

    Per Ascoltare la S. Messa Registrata 23-01-2015 Celebranti Padri Cosimo Reho e Eugenio Caputi CRISTO RE Martina F.: http://youtu.be/mkdWfE52utg
    Vang.Mc3,13 Costituì Simone Giacomo Giovanni Andrea Filippo Bartolomeo Matteo Tommaso Giacomo Taddeo Simone http://youtu.be/KKfAupY0XLQ
    1aLett.Eb8,6 Questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo : http://youtu.be/L8A1zKRC0Bs
    http://www.facebook.it vai al canale digitando: dalessandrogiacomo
    2014-04-21 NATALE di ROMA 2767 Anni dalla FONDAZIONE di ROMA 21 aprile del 753 a.C. AUGURI a TUTTI NOI ITALIANI

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