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Elisa era una fortissima calciatrice di serie A ma… ha lasciato tutto ed è partita missionaria in Africa

Dai campi di calcio della serie A, all’impegno per gli altri e per fare del bene con un’esperienza in missione in Africa: una nuova sfida, senza scarpette da calcio ma nel segno dell’aiuto al prossimo, raccolta da Elisa Mele.

La giovane calciatrice di Brescia, classe 1996, che ha sviluppato la passione per i calcio in oratorio, lascia la maglia biancoblù dopo undici stagioni tra settore giovanile e prima squadra dove è diventata protagonista nel campionato 2015/16, risultando decisiva con le sue giocate e le sue reti per la conquista del secondo scudetto nella storia del Brescia e della terza Coppa Italia, con esordio da titolare in Champions League.

In una lunga lettera pubblicata sul sito del club, la giocatrice, già nel giro della Nazionale di Antonio Cabrini, motiva la sua decisione. «Se sono la ragazza che sono adesso è anche grazie al calcio perché, in fondo, è lo specchio perfetto della vita di ogni giorno. Gioie, tristezze, salite, vittorie, sconfitte, sacrifici, allenamenti – scrive Mele – ma tutto sempre con entusiasmo e soprattutto con tanta umiltà. Ho sempre sognato di arrivare dove sono arrivata ora e probabilmente anche più in alto. Poi, però, capita che i tanti progetti che avevi in testa iniziano ad essere sormontati da qualcosa di diverso. Si potrebbe dire “la vita prende il sopravvento”».






Ad agosto, rivela Elisa, partirà per un mese in Mozambico, in Africa. «Andrò in missione con altri ragazzi miei coetanei – spiega la giovane -. Sarei egoista e poco credibile anche con me stessa a dire che partirò solo per aiutare e per fare del bene perché, sono convinta, che prima di tutto andrò per essere aiutata e per ricevere tanto bene. Da settembre invece intraprenderò un percorso di studi e le tempistiche non saranno più compatibili con partite ed allenamenti».




Fonte www.avvenire.it

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