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Don Fabrizio De Michino, giovane sacerdote napoletano, scrive al Papa prima di morire

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La prima Messa di Don Fabrizio

Don Fabrizio era nato a Napoli, l’8 settembre 1982. Migliaia, forse tremila persone, si sono riunite  a Ponticelli (NA), per dargli l’ultimo saluto nella Basilica della Madonna della Neve, dove era vice parroco.
Don Fabrizio De Michino, giovane sacerdote di Ponticelli, ha lasciato questa Terra per il suo ultimo viaggio verso la vita eterna. Una sofferenza grande quella di Don Fabrizio negli ultimi mesi, vissuta sempre con grande fede e con grande forza d’animo. Sempre un sorriso, sempre una parola di conforto per i parenti e gli amici che gli sono stati vicini fino all’ultimo respiro. Una persona speciale Don Fabrizio. Semplicemente speciale.

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festività della Madre di Dio, ci piace pensare – scrivono i suoi parrocchiani – che proprio la Madonna accompagni Don Fabrizio nel suo ultimo viaggio verso la dimora eterna. La comunità parrocchiale della Madonna della Neve, di cui Don Fabrizio era vice-parroco, e tutto il quartiere di Ponticelli si sono stretti con grande amore e coraggio, oltre che con fede,  intorno ai familiari ed ai sacerdoti, colpiti da un dolore troppo forte.

La sua lettera prima di raggiungere Gesù nel Paradiso scritta a Papa Francesco.

A Sua Santità Papa Francesco

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Santo Padre,

nelle mie quotidiane preghiere che rivolgo a Dio, non smetto di pregare per Lei e per il ministero che il Signore stesso Le ha affidato, affinchè possa darle sempre forza e gioia per continuare ad annunciare la bella notizia del Vangelo.

Mi chiamo Fabrizio De Michino e sono un giovane sacerdote della Diocesi di Napoli. Ho 31 anni e da cinque sacerdote. Svolgo il mio servizio sia presso il Seminario Arcivescovile di Napoli come educatore del gruppo dei diaconi, che in una parrocchia a Ponticelli, che si trova alla periferia est di Napoli. La Parrocchia, ricordando il miracolo avvenuto sul colle Esquilino, è intitolata alla Madonna della Neve e nel 2014 celebrerà il primo centenario dell’Incoronazione della statua lignea del 1500, molto cara a tutti gli abitanti.

Ponticelli è un quartiere degradato con molta criminalità e povertà, ma ogni giorno scopro davvero la bellezza di vedere quello che il Signore opera in queste persone che si fidano di Dio e della Madonna.

Anch’io da quando sono in questa parrocchia ho potuto ampliare sempre più il mio amore fiducioso verso la Madre Celeste, sperimentando anche nelle difficoltà la sua vicinanza e protezione. Purtroppo sono tre anni che mi trovo a lottare contro una malattia rara: un tumore proprio all’interno del cuore e da qualche mese anche nove metastasi al fegato e alla milza. In questi anni non facili, però, non ho mai perso la gioia di essere annunciatore del Vangelo. Anche nella stanchezza percepisco davvero questa forza che non viene da me ma da Dio che mi permette di svolgere con semplicità il mio ministero. C’è un versetto biblico che mi sta accompagnando e che mi infonde fiducia nella forza del Signore, ed è quello di Ezechiele: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.” (Ez 36, 26)

In questo tempo molto vicina è la presenza del mio Vescovo, il Card. Crescenzio Sepe, che mi sostiene costantemente, anche se a volte mi dice di riposarmi un po’ per non affaticarmi troppo.

Ringraziando Dio anche i miei familiari e i miei amici sacerdoti mi aiutano e sostengono soprattutto quando faccio le varie terapie, condividendo con me i vari momenti d’inevitabile sofferenza. Anche i medici mi assistono tantissimo e fanno di tutto per trovare le giuste terapie da somministrarmi.

Santo Padre,

sarò stato un po’ lungo in questo mio scritto, ma volevo solamente dirLe che offro al Signore tutto questo per il bene della Chiesa e per Lei in modo particolare, perché il Signore La benedica sempre e La accompagni in questo ministero di servizio e amore.

Le chiedo, nelle Sue preghiere di aggiungere anche me: quello che chiedo ogni giorno al Signore è di fare la Sua volontà, sempre e comunque. Spesso, è vero, non chiedo a Dio la mia guarigione, ma chiedo la forza e la gioia di continuare ad essere vero testimone del suo amore e sacerdote secondo il suo cuore.

Certo delle Sue paterne preghiere, La saluto devotamente.

Don Fabrizio De Michino

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FOTOGALLERY – IL GIORNO DELLA PRIMA S. MESSA CELEBRATA DA DON FABRIZIO

 

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8 COMMENTI

  1. dedichiamogli in memoria un laboratorio, un settore, un attività per i giovani, diretta ai giovani…in difficolta’sia materiale es…borsa di studio,,,,o inventiamo di sana pianta una cosa speciale, es corsi di formazione professionale atigianali condotti e fatti da volontari..idraulici, carpentieri, elettricisti…di sicuro avviamento al lavoro!

  2. Bella la proposta sociale, ma sarebbe ancor più bello se in primo piano ci fosse un progetto di formazione spirituale forte, improntato espressamente con lo Spirito Santo. E’ lo Spirito Santo che ci rinnova integralmente, giovani e vecchi, perché non c’è anagrafe che tenga per la salute dell’anima. PERCHE’ NON UNA CAPPELLA DI ADORAZIONE PERPETUA A GESU’NELLA VOSTRA CHIESA?. LA CAPPELLA SEMPRE APERTA GIORNO E NOTTE SONO LE BRACCIA SEMPRE APERTE DI GESU’ CHE ACCOGLIE E OFFRE UN CUORE NUOVO ANCHE AI PIU’ DISPERATI DELLA NOTTE CHE PASSASSERO DI LA’ APPARENTEMENTE PER CASO O PER MERA CURIOSITA’…”C’E’ UN VERSETTO BIBLICO CHE MI STA ACCOMPAGNANDO E CHE MI INFONDE FIDUCIA NELLA FORZA DEL SIGNORE, ED E’ QUELLO DI EZECHIELE: VI DARO’ UN CUORE NUOVO, METTERO’ DENTRO DI VOI UNO SPIRITO NUOVO, TOGLIERO’ DA VOI IL CUORE DI PIETRA E VI DARO’ UN CUORE DI CARNE.(Ez.36,26) Ecco quello che stava a cuore a Don Fabrizio de Michino. Benedetti voi che l’avete conosciuto

  3. Que DIOS nuestor Padre lo haya recibido en sus brazos con amor, y esto nos muestra la FE tan grande de este hombre, Madre Santísima recibelo en tus brazos amorosos. Jesus Salvador Nuestro, dale a su familia de sangre y espiritual la fuerza para llevar la perdida de un ser humano, pero el recibimiento por parte tuya de un gran sacerdote

  4. Sarebbe bello attuare qesto bel progetto proprio qui, nella Basilica della Madonna della Neve, a cui don Fabrizio era devoto!!!!
    Spwro si avveri!!!!Luisa

  5. Era come un figlio per me che non ne ho. Mi ha trasmesso una nuova forza ora che mi e’ mancato mio marito,dopo tanta sofferenza anche lui. Spero che mi sia vicino anche Don Fabrizio,non lo scordero’ mai!Prego anche per lui,e spero che Giulio sia vicino a lui!!!

    • Stamattina a Messa, si sentiva la mancanza di una persona molto importante ma, io me lo immaginavo al fianco di Don Ciro, penso che per me sara’ sempre presente con quel sorriso, anche quando mi confessava e mi diceva delle belle parole. Don Fabrizio mi manchi con quella tua semplicita’ !!! Luisa

  6. Voglio affidare i bambini malati di cancro che conosco all’intercessione di questo grande uomo di Dio.
    questa lettera è un prezioso testamento spirituale e so che può aiutare tutti noi giovani e meno giovani a fare discernimento di vita.

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