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Croce delle Gmg a San Pietro: dai brasiliani di Rio ai polacchi di Cracovia

tn.crosswydLa croce (e l’icona di Maria) che oggi hanno attraversato Piazza San Pietro mi hanno nuovamente commosso; succede ogni volta che c’è un passaggio non da mano a mano, ma da cuore a cuore. In quella croce che Giovanni Paolo II donò ai ragazzi di tutto il mondo, passa il futuro, ma anche il presente della Chiesa. La Chiesa è giovane perché quella croce è giovane. E quel Signore che su quella croce è stato inchiodato è giovane pure Lui.

Sono passati 30 anni. Perfettamente 30 anni. Una vita intera. Nella Domenica delle Palme del 1984, Anno Santo della Redenzione, (straordinario da canone ecclesiale e straordinario da croce per i giovani) Giovanni Paolo II consegnò quel simbolo alla gioventù: il logo – più logo possibile – per le Giornate Mondiali della Gioventù.  Un pezzo di semplice e povero legno che diventa vivo ogni volta, che si muove di amore e di speranza. Che porta via, pur avendoli accettati, i chiodi del dramma esistenziale che ogni giovane rischia di vivere in questa società che il crocifisso lo vorrebbe togliere anche dalle scuole. Ma i giovani, e quella croce, nessuno li può togliere o cancellare. Finché croce ci sarà, e fino a quando esisterà un giovane pronto a sorreggerla.

Ma cosa è questa staffetta della croce dai giovani di Rio a quelli di Cracovia? Lo spiega benissimo il Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici : “È il segno che la staffetta della fede inaugurata allora non si ferma. Anche perché i giovani hanno preso sul serio la consegna di Giovanni Paolo II”. di Daniele Venturi

LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO PRIMA DELL’ANGELUS

Al termine di questa Celebrazione, rivolgo un saluto speciale ai 250 delegati – vescovi, sacerdoti, religiosi e laici – che hanno partecipato all’incontro sulle Giornate Mondiali della Gioventù organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici. Comincia così il cammino di preparazione del prossimo raduno mondiale, che si svolgerà nel luglio 2016 a Cracovia e che avrà per tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7).

Tra poco i giovani brasiliani consegneranno ai giovani polacchi la Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù. L’affidamento della croce ai giovani fu compiuto trent’anni fa dal beato Giovanni Paolo II: egli chiese loro di portarla in tutto il mondo come segno dell’amore di Cristo per l’umanità. Il prossimo 27 aprile avremo tutti la gioia di celebrare la canonizzazione di questo Papa, insieme con Giovanni XXIII. Giovanni Paolo II, che è stato l’iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù, ne diventerà il grande patrono; nella comunione dei santi continuerà ad essere per i giovani del mondo un padre e un amico.

Chiediamo al Signore che la Croce, insieme all’icona di Maria Salus Populi Romani, sia segno di speranza per tutti rivelando al mondo l’amore invincibile di Cristo.

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