Fede e carità per superare l’indifferenza
Mons. Tirona – riferisce l’agenzia AsiaNews – afferma che la Chiesa gode di molti privilegi, ma al tempo stesso ha il compito di rispondere alle direttive del Pontefice. “Fede e carità” avverte il prelato “devono andare fianco a fianco, se vogliamo superare questa indifferenza”. Egli riporta l’esempio della famiglia, che è unita da un “vincolo di solidarietà” e dall’essere “una comunità di amore”.
La Chiesa non deve sorprendersi se viene respinta
Nel suo messaggio per la Quaresima, il Papa ha più volte ricordato che Dio non è indifferente al mondo, tanto da sacrificare il proprio figlio per la salvezza dell’umanità. Gesù, ricorda il prelato filippino, è “il varco fra Dio e l’uomo, tra il cielo e la terra”. Egli richiama le parole di Francesco, quando afferma che il mondo tende a rinchiudersi in se stesso e non si apre a Cristo. “La mano, che è la Chiesa, non deve sorprendersi se viene respinta, calpestata, ferita”. Durante il suo recente viaggio apostolico nelle Filippine (la sola nazione a maggioranza cattolica del continente asiatico), il Papa ha più volte ricordato il bisogno di aiutare i poveri, i bambini e quanti sono stati colpiti dai disastri naturali che si sono abbattuti di recente sul Paese.
Progetti per pescatori, agricoltori e vittime tifone Yolanda
Fra le iniziative promosse in prima persona dalla Caritas filippina vi sono progetti di riforma agraria, di protezione dell’ambiente e sostegno a pescatori e agricoltori sfollati a causa delle calamità naturali, come il tifone Yolanda. A queste si aggiungono le attività alle vittime degli espropri forzati, come avvenuto nell’isola Sicogon a Iloilo. Nel prossimo mese di maggio Cbcp/Nassa terrà l’assemblea generale a Roma, con l’obiettivo – tracciato da papa Francesco – di creare una “Chiesa per i poveri”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana