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Anche i ciechi potranno ”vedere” la Sacra Sindone a Torino

Il 19 aprile prossimo inizierà a Torino un evento straordinario: l'ostensione della Sacra Sindone, evendo che non avveniva dal 2010. L'esposizione, che proseguirà fino al 24 giugno, sarà un momento di grazia per tutti i fedeli e i pellegrini che si recheranno a venerare il sacro telo, anche per le persone con handicap visivi.  Una rappresentazione fedele e tridimensionale della parte anteriore della Sindone è stata sviluppata in modo codificato perché i ciechi possano “vedere” attraverso il tatto l'uomo della Sindone. La replica, realizzata su un supporto di alluminio, è stata creata con strumenti automatici e con dettagli informativi che coincidono esattamente con quelli presenti nell'immagine bidimensionale.  “L'idea di rendere disponibile anche ai non vedenti i segni inquietanti della sofferenza che si leggono sulla Sindone è nata per una preoccupazione di ordine pastorale: è possibile farli incontrare personalmente con la Sindone in modo diretto senza l'intervento della parola umana?”. Questa la preoccupazione del Movimento Apostolico Ciechi di Torino alcuni anni fa, come riferisce la pagina web ufficiale dell'ostensione straordinaria del 2015.  In occasione dell'esposizione straordinaria della Sindone nel 2000, l'Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti si è messa in contatto con la Commissione Diocesana e ha proposto la realizzazione a grandezza naturale di tutta la figura sindonica.  Per questo, un'équipe di esperti ha iniziato a elaborare un modello matematico che potesse contenere la varietà di informazioni del santo sudario e trasformarla in un'immagine che al tatto rendesse possibile la sua percezione visiva.  A questo scopo, come si legge nella web, sono stati utilizzati filtri predisposti che hanno aiutato a eliminare o a ridurre il rumore dell'immagine e a separare la trama dalle impronte, per permetterne la lettura. Si è poi utilizzata una metodologia che ha determinato il rilievo dell'impronta corporea tenendo conto degli effetti delle macchie di sangue e di quelli provocati dai liquidi.  La Sacra Sindone in tre dimensioni è stata una delle novità a cui è stato dato più risalto nell'ostensione del 2000. Per l'occasione, più di 500 persone con handicap visivi hanno potuto avvicinarsi ai misteri del sudario grazie alla replica, situata nel percorso verso il Duomo di Torino, che custodisce la Sindone.  Nel 2015 la Sindone tridimensionale sarà disponibile anche per i non vedenti, rispondendo così alla prelazione che questa ostensione darà ai malati e ai portatori di handicap.  La replica è presente tutto l'anno nel museo di Torino dedicato alla Sacra Sindone.Anche i ciechi potranno “vedere” la Sacra Sindone a Torino grazie a una replica tridimensionale del sudario.

Il 19 aprile prossimo inizierà a Torino un evento straordinario: l’ostensione della Sacra Sindone, evendo che non avveniva dal 2010. L’esposizione, che proseguirà fino al 24 giugno, sarà un momento di grazia per tutti i fedeli e i pellegrini che si recheranno a venerare il sacro telo, anche per le persone con handicap visivi.

Una rappresentazione fedele e tridimensionale della parte anteriore della Sindone è stata sviluppata in modo codificato perché i ciechi possano “vedere” attraverso il tatto l’uomo della Sindone. La replica, realizzata su un supporto di alluminio, è stata creata con strumenti automatici e con dettagli informativi che coincidono esattamente con quelli presenti nell’immagine bidimensionale.

“L’idea di rendere disponibile anche ai non vedenti i segni inquietanti della sofferenza che si leggono sulla Sindone è nata per una preoccupazione di ordine pastorale: è possibile farli incontrare personalmente con la Sindone in modo diretto senza l’intervento della parola umana?”. Questa la preoccupazione del Movimento Apostolico Ciechi di Torino alcuni anni fa, come riferisce la pagina web ufficiale dell’ostensione straordinaria del 2015.

In occasione dell’esposizione straordinaria della Sindone nel 2000, l’Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti si è messa in contatto con la Commissione Diocesana e ha proposto la realizzazione a grandezza naturale di tutta la figura sindonica.

Per questo, un’équipe di esperti ha iniziato a elaborare un modello matematico che potesse contenere la varietà di informazioni del santo sudario e trasformarla in un’immagine che al tatto rendesse possibile la sua percezione visiva.

A questo scopo, come si legge nella web, sono stati utilizzati filtri predisposti che hanno aiutato a eliminare o a ridurre il rumore dell’immagine e a separare la trama dalle impronte, per permetterne la lettura. Si è poi utilizzata una metodologia che ha determinato il rilievo dell’impronta corporea tenendo conto degli effetti delle macchie di sangue e di quelli provocati dai liquidi.

La Sacra Sindone in tre dimensioni è stata una delle novità a cui è stato dato più risalto nell’ostensione del 2000. Per l’occasione, più di 500 persone con handicap visivi hanno potuto avvicinarsi ai misteri del sudario grazie alla replica, situata nel percorso verso il Duomo di Torino, che custodisce la Sindone.

Nel 2015 la Sindone tridimensionale sarà disponibile anche per i non vedenti, rispondendo così alla prelazione che questa ostensione darà ai malati e ai portatori di handicap.

La replica è presente tutto l’anno nel museo di Torino dedicato alla Sacra Sindone.

Anche i ciechi potranno “vedere” la Sacra Sindone a Torino grazie a una replica tridimensionale del sudario.  Il 19 aprile prossimo inizierà a Torino un evento straordinario: l’ostensione della Sacra Sindone, evendo che non avveniva dal 2010. L’esposizione, che proseguirà fino al 24 giugno, sarà un momento di grazia per tutti i fedeli e i pellegrini che si recheranno a venerare il sacro telo, anche per le persone con handicap visivi.  Una rappresentazione fedele e tridimensionale della parte anteriore della Sindone è stata sviluppata in modo codificato perché i ciechi possano “vedere” attraverso il tatto l’uomo della Sindone. La replica, realizzata su un supporto di alluminio, è stata creata con strumenti automatici e con dettagli informativi che coincidono esattamente con quelli presenti nell’immagine bidimensionale.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Aleteia

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