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Al Qaeda rivendica gli attentati in Francia. Il rischio in Europa e Italia

Charlie Hebdo: agenti della Polizia di Stato presidiano Palazzo ChigiSecondo l’Europol migliaia di persone si arruolano nelle fila del terrorismo

Fin da subito i fratelli Kouachi, autori della terribile strage di una settimana fa al settimanale satirico «Charlie Hebdo», si erano dichiarati membri di Al Qaeda, ma solo oggi è arrivata la conferma “ufficiale”: il massacro è stato infatti rivendicato dall’organizzazione Al Qaeda nella penisola arabica in un videomessaggio pubblicato su YouTube.

«Li avevamo incaricati noi» dichiara Nasser bin Ali Al Ansi, membro del braccio yemenita della rete del terrore, che spiega: «L’operazione è una vendetta». Sarebbe stato il capo di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri, a ordinare l’attentato al settimanale. In Francia e in tutta Europa, intanto, l’allerta resta altissima.

L’Europol ha fatto sapere ieri che tra 3.000 e 5.000 cittadini europei hanno lasciato il continente per unirsi agli jihadisti dello Stato islamico (Is) o di Al Qaeda per combattere in Siria, Iraq o in altri fronti. L’agenzia anticrimine dell’Ue ha avvertito che quella attuale è «senza alcun dubbio la più grave minaccia terroristica che l’Europa deve affrontare dall’11 settembre». Europol ha finora schedato nel suo database di terroristi circa 2.500 persone.

POLIZIOTTA INVESTITA ALL’ELISEO, INDIVIDUATO IL RESPONSABILE

Una poliziotta di guardia davanti al palazzo dell’Eliseo è stata investita da un’auto. Due persone sono state arrestate. La donna è stata ricoverata in osservazione, ferita al polso, al ginocchio e alla schiena.

La poliziotta è stata investita dopo mezzanotte a rue du Faubourg Saint-Honoré, a pochi metri dal palazzo della presidenza. Una Clio nera che procedeva in senso vietato, è stata fermata dalla donna. L’auto ha quindi accelerato e investito la poliziotta in divisa, facendola finire sul tetto del veicolo.

Il guidatore e la persona che era al suo fianco sono stati raggiunti e arrestati. Altre due persone, che forse erano a bordo dell’auto, sarebbero scappate. Secondo una fonte vicino all’inchiesta, si sarebbe trattato di “un semplice incidente stradale”: il 19enne alla guida sarebbe infatti entrato nel panico quando ha imboccato la strada dell’Eliseo in controsenso e ha investito la poliziotta di servizio dinanzi al palazzo.

Dopo l’incidente, la vettura ha proseguito per qualche metro, ma poi conducente e passeggero hanno abbandonato l’auto e sono stati fermati. “L’uomo al volante non aveva traccia di alcool nel sangue e neanche il profilo di un giovane estremista”, ha aggiunto la fonte.

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ANCHE IN ITALIA 10 INDAGATI PER TERRORISMO

Una decina di cittadini stranieri di religione islamica residenti in Italia e sospettati di avere legami con la Jihad è finita nel mirino della procura di Roma che ha aperto una inchiesta per associazione sovversiva con finalità di terrorismo. All’attenzione del procuratore Giuseppe Pignatone e dell’aggiunto Giancarlo Capaldo ci sono gli ambienti ritenuti più sensibili alla propaganda del fanatismo islamico. Si indaga, in particolare, sul contenuto di alcune conversazioni via web e sugli accessi ai siti internet ritenuti più sospetti.

L’inchiesta della Procura di Roma è partita dal monitoraggio di internet. L’attività di osservazione ha riguardato conversazioni via web tra i soggetti interessati ed i loro accessi a siti integralisti ed estremisti. Secondo quanto si apprende i dieci non comporrebbero una cellula ma sarebbero considerati “cani sciolti”.

Secondo il rapporto presentato dagli 007 italiani al Governo, al Parlamento e al Copasir, il nostro Paese è uno degli obiettivi dell’esercito islamico. Ma, sempre secondo il rapporto, “non ci sono conferme di attentati in preparazione contro Vaticano e metropolitana di Roma”.  di Stefano Santi per Redazione Papaboys

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