Pubblicità
HomeNewsCorpus et Salus'Mio figlio era in coma, senza speranze, ma dopo le preghiere alla...

‘Mio figlio era in coma, senza speranze, ma dopo le preghiere alla venerabile Concetta Bertoli è guarito’

Il racconto di Concetta Bertoli, mamma di Kevin Menis, guarito prodigiosamente dalla meningite.
Il “miracolo” attribuito a Concetta Bertoli è raccontato dalla mamma di Kevin Menis, che oggi è un bel ragazzo di 18 anni e gode ottima salute. Nel gennaio 2011, però, Kevin non stava affatto bene. La madre Cristina si commuove ancora oggi raccontando i momenti drammatici passati allora: «Mio figlio aveva un forte mal di testa, con febbre e vomito. Pensavamo a una banale influenza. Il perdurare dei sintomi ci ha indotto al ricovero di Kevin all’ospedale di San Daniele e poi, visto che la situazione si stava aggravando, al Burlo di Trieste».

«Qui – continua Cristina – il quadro clinico è peggiorato, sebbene fosse stata esclusa la meningite. Kevin era entrato in coma, la situazione si faceva ogni giorno più difficile. I medici ci avevano avvertito che non poteva farcela, che sarebbe vissuto come un vegetale. Nel frattempo eravamo in contatto costante con il nostro pediatra, il dottor Nigris, il quale ha affidato la sorte del nostro Kevin alle preghiere di una persona devota a Concetta Bertoli. I medici si sono prodigati al massimo per salvare la vita a mio figlio. A un certo punto c’è stato un lento e progressivo risveglio. All’improvviso la risonanza magnetica ha dato risultati positivi».

«Era il 14 marzo – ricorda la mamma – , il quadro clinico era cambiato. Kevin era guarito, non si vedeva più nessuna lesione al cervello. Sì, questo ragazzo è davvero un miracolato. Nell’ottobre 2011 ha subito una intossicazione di monossido, lui si è salvato in extremis, un nuovo miracolo. La vita, dopo questa esperienza, cambia, si diventa più forti».






«Ci sono eventi che si possono ascrivere a qualcosa di inspiegabile come questo – spiega il pediatra Fabiano Nigris –, perché la guarigione di una encefalite, quindi una infezione del cervello molto grave, con una lesione molto importante si riteneva irreversibile. Qui sta il grosso punto di domanda, la cicatrice da post lesione non c’è, non è stata rilevata da nessun esame. E questo è stato valutato in ripetute risonanze magnetiche. Il fatto è ancora al vaglio degli esperti, l’iter valutativo tecnico è ancora in itinere».

«Kevin è stato colpito da una encefalite grave – rimarca il pediatra –, con lesioni al cervello che si ritenevano irreversibili e che, invece, si sono normalizzate senza lasciare alcuna traccia. Io spero che l’intero iter dia esito positivo e che questo rinsaldi ancora di più la figura di Concetta Bertoli».




Fonte:  messaggeroveneto.gelocal.it

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome