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19 ottobre – Sono a tua immagine

19 ottobre – Sono a tua immagineIn quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: E’ lecito o no pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Mt 22,15-21

Il modo più efficace di dire una bugia?
Nasconderla dentro la verità.
La falsità più subdola?
E’ quella che usa la verità.
Qual è il nascondiglio migliore di un cuore traditore?
La verità.
Vogliono coglierti in fallo.
Si nascondono dietro la verità.
“Maestro” , e lo sei.
“…sei veritiero…” e lo sei.
“…insegni la via di Dio secondo verità”. E lo fai.
“…tu non hai soggezione di alcuno…” Ed è vero.
“…perché non guardi in faccia nessuno…” E’vero. Tu guardi il cuore.
Tutto vero.
E poi ecco il tranello.
E poi ecco la trappola.
La falsità
“Dunque dì a noi…”

“Dunque dì a noi…”
Anche io voglio che apri la tua bocca.
Anche io voglio sapere da te tutto.
Voglio te.
Anche io.
So che non guardi in faccia nessuno perché guardi gli occhi e poi ti avvicini e prendi tutto.
E prendi il cuore.
Non voglio metterti alla prova.
Voglio metterti nella mia vita.
Aiutami.
Amami.

Di te amo.
Che quello che sei.
Che quello che vedo, sei.
Non è vero che non guardi in faccia a nessuno.
Io sento il tuo sguardo fisso su di me.
Hai pagato tu la mia vita.
L’hai riscattata tu.
Hai pagato con la moneta della tua vita.
E la rendo a te.
Sono tua.
Sono di Dio.

Non mandate i vostri discepoli.
Venite voi.
Fatevi guardare in faccia.
Guardatelo in faccia.
Non andatevene.
Tornate.
Venite.
Non tenete consiglio.
Guardatelo in faccia.
Mettetela voi la moneta nelle sue mani.
Toccatelo.
Fatevi toccare dal suo sguardo.
Fatevi vedere dalle sue mani.
E sarete di Dio.
Sarete suoi.
Non c’è da capire.
C’è da amare.

“È lecito o no?”
Questo fate. Questo facciamo.
Usare la legge per capire l’amore.
Per soffocarlo.
Per farlo cadere.
“Mostratemi…”
Questo fa. Questo mi fa.
La verità denuda.
L’amore prende.
Fammi vedere.
Fatti vedere.
Sono a tua immagine.
Sono tua.
E voi?
Di chi siete?
mostratevi

Di Don Mauro Leonardi

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