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Letizia e Raffaele hanno ricevuto un miracolo a Medjugorje. La mamma lo racconta così

Letizia a tre anni soffriva di una forma complicata e soffocante di laringite ipoglottica. Poi un laringospasmo molto forte, e la bambina -all’improvviso- chiese di essere portata a Medjugorje. Così, dopo il viaggio in Boszia ed Erzegovina, la piccola tornò a casa completamente guarita.

 

Lo stesso successe a Raffaele, fratellino di Letizia, 1 anno, che, che scoprì di avere una malattia, e dopo un’altra visita a Medjugorje, tornò a casa guarito. Due storie emozionanti che s’intrecciano tra di loro, raccontate nel libro intitolato “Il cielo negli occhi”, scritto da Pina Bello madre dei due piccoli “miracolati” dalla Madonna di Medjugorje, e di Maria, 3 anni. Un racconto emozionante che racconta della Madonna e dei bambini in cui l’autrice -di Vietri di Potenza ma che vive a Tito con i tre figli e con il marito Salvatore- fa riferimento a quanto accaduto ai suoi due fugli. La storia di Letizia emozionò l’Italia nel giugno del 2015, quando la famiglia venne ospitata a “Pomeriggio Cinque” da Barbara D’Urso, insieme a Paolo Brosio. Letizia aveva poco più di tre anni quando una notte fu portata con urgenza in ospedale al San Carlo di Potenza. Poi la bimba fece una richiesta: “Mamma non ce la faccio più, portatemi a Medjugorje che la Madonna mi guarisce”.
Dopo 8 mesi il viaggio. L’arrivo, e poi una richiesta nel cuore della notte: “Svegliatevi, perchè devo salire alle colline rosse” disse di notte la bambina. Letizia tornò poi a casa completamente guarita. Lo stesso per l’altro figlio Raffaele, che a breve compirà sei anni. A raccontare della storia e del libro-testimonianza è anche un magazine veneto, “QualBuonVento”. «Noi eravamo credenti ma non conoscevamo Medjugorje – ha sottolinea Pina Bello- è stata proprio la piccola a chiedere di andarci! L’abbiamo portata dopo tanti mesi. Nel frattempo, siamo ricorsi all’Ospedale “San Carlo” di Potenza e all’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma in cerca di una cura difficile da trovare; alla fine, abbiamo optato per un intervento che non avrebbe risolto il problema ma almeno avrebbe impedito al laringospasmo di diventare assai pericolo. Poco prima della data fissata per l’intervento, abbiamo però deciso di assecondare la volontà della bambina e ci siamo recati in pellegrinaggio a Medjugorje». E lì… il miracolo si compie. Letizia sul Podbrodo rivolge un’accorata preghiera alla “madonnina”, chiedendole la guarigione e una sorellina come dono che potesse cancellare i brutti ricordi legati alla malattia. Letizia torna a casa completamente guarita e il 2 maggio (giorno in cui la Madonna affida i suoi messaggi alla veggente Mirjana Soldo) «nasce nostra figlia, Maria, concepita proprio a Medjugorje e battezzata in onore della Madonna».






Questa storia s’intreccia con quella di Raffele, «nostro secondo figlio», che si ammala nel 2014 di una grave stipsi da colon ridondante. Anche Raffaele trova la medicina per il suo problema nell’amore di Dio e della Madonna. «Torniamo per la seconda volta a Medjugorje – racconta Pina Bello -, e, di nuovo, il miracolo si compie: Raffale guarisce per intervento della Madonna». Un progetto, quello della realizzazione del libro testimonianza, realizzato anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Patrizia Revello di Asti, Dema Pubblicità e Otlav di Treviso, Tomasillo Group di Balvano, Garramone di Potenza, Criscuolo Eco Petro Service Srl di Viggiano, Cantina Terra Dei Re di Rionero in Vulture e Ageco di Tito. Una testimonianza eccezionale quella di Giuseppina Bello, laureata in lettere classiche all’UniBas e specializzata per l’insegnamento di latino e greco, oltre che per le materie letterarie. Attualmente ha deciso di dedicarsi alla sua famiglia e lasciare l’insegnamento.




Fonte:  www.melandronews.it

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