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I 13 Martedì di Sant’Antonio da Padova: 3a settimana – S. Antonio modello di amore verso Dio

Vanità delle vanità: ogni cosa è vana fuorché l’amare Dio e il servire a Lui solo, perché questo è il fine ultimo per cui l’uomo fu creato. E noi abbiamo creduto all’amore che ci portò Gesù Cristo, morendo in croce per noi. Ma, amore chiede ricambio d’amore. S. Antonio corrispose all’amore immenso di Dio con tutto l’entusiasmo del suo cuore ardente, quanto vi può corrispondere una creatura.

Sant'Antonio

Consapevole che nessuno ha più grande amore di chi da la sua vita per gli amici, anelò al martirio e ne andò in cerca nelle terre dell’Africa. Svanitagli questa speranza, per amore si consacrò fino alla morte alla conquista delle anime; e quanti traviati condusse all’amor della Croce! Noi che cosa abbiamo fatto finora per l’amante Crocifisso? Forse l’abbiamo offeso col peccato? Per carità, confessiamoci subito e conduciamo una vita veramente cristiana.

Miracolo del Santo. Un uomo dei dintorni di Padova, volendo conoscere alcune cose occulte per mezzo dei demoni, andò da un certo tale, che per arte magica sapeva invocare i demoni. Entrato nel circolo ed avendo invocati i demoni, questi vennero con grande strepitìo e ruggito. Quel povero uomo spaventato, invocò Dio. Inferociti, gli spiriti cattivi gli si precipitarono addosso e lo lasciarono muto e cieco. In tale stato compassionevole passò diverso tempo. Finalmente, tocco nel cuore da vivo dolore dei suoi peccati, pensando ai prodigi che operava la virtù di Dio per mezzo del suo servo S. Antonio, si fece condurre a mano alla Chiesa del Santo, nella quale passò, senza uscirne, molti giorni. Un dì mentre assisteva alla Santa Messa, alla elevazione del Corpo del Signore gli fu restituita la vista, onde pieno di fiducia faceva cenno agli astanti che ci vedeva. Questi gli si fecero d’intorno ed insieme con lui pregarono il Santo a compiere la grazia col restituirgli anche la parola. All’”Agnus Dei”, cantandosi dai Frati “dona nobis pacem”, il poveretto riebbe la lingua e la loquela. E subito uscì in un cantico di lode al Signore ed al Santo taumaturgo.

3 Pater, 3 AveMaria, 3 Gloria al Padre.

Responsorio: Se cerchi miracoli, la morte, l’errore, la calamità, il demonio, la lebbra fuggono, gli infermi si alzano sani.

Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Spariscono i pericoli, cessa il bisogno; lo raccontino quanti lo provano, lo dicano i padovani.

Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.




Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute.

Prega per noi, beato Antonio e siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Orazione: O Dio, rallegri la tua Chiesa la preghiera votiva del beato Antonio tuo Confessore e Dottore affinché sia sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere le gioie eterne. Per Cristo nostro Signore. Così sia.




Redazione Papaboys

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