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Dai Miracoli dei Vangeli la Misericordia di Gesù. Tuo figlio vive!

Dai Miracoli dei Vangeli la Misericordia di Gesù. Tuo figlio vive!Il Vangelo

Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive».

Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea (Gv 4,46-54).

Il miracolo

Gesù compie i miracoli per attestare la verità della sua missione e la sua origini divina. L’uomo non ha bisogno di miracoli se non di vivere in un atteggiamento di totale fiducia nel Signore.

Gesù per se stesso non ha mai compiuto un miracolo. Nel deserto quando fu tentato non ha operato miracoli, non si è trasformato le pietre in pane. Non è sceso dalla croce e non si è liberato dalla crudeltà dei soldati. La sua era vera umanità e nessuno dica, “ma lui non aveva bisogno perché era Dio”; in quel momento era uomo come tutti gli uomini. Se Lui ha potuto vivere senza miracoli, ogni altro uomo potrà vivere senza miracoli. Mai potrà vivere senza fede, senza speranza, senza carità.

Gesù però sa di trovarsi dinanzi a noi, uomini deboli e fragili, sempre bisognosi. Lui sa che abbiamo bisogno d’aiuto e non possiamo essere abbandonati ed ecco che da ascolto alla richiesta del funzionario del re e opera un miracolo strano, un miracolo a distanza.

Gesù concede un miracolo perché ama l’uomo e vuole che il suo cuore si apra alla fede. Quanti miracolati hanno iniziato un cammino autentico di conversione e di fede? Quanti miracolati vivono una vita di gratitudine al Signore per il bene ricevuto? E quanti miracolati tornano a casa dimenticandosi del Signore?

Lo ha concesso in previsione dell’apertura del cuore alla vera fede. È infatti spiritualmente sciupato, perso quel miracolo che non porta il cuore e lo spirito ad una fede purissima in Cristo inviato e messaggero del Padre per la salvezza dell’umanità.

Applicazione del Vangelo

Dobbiamo imitare la compassione di Gesù per l’uomo. Lui lo sa che l’uomo è fragile, e per questo, prendendolo per mano e a poco a poco lo si deve accompagnare verso le più alte vette della fede, della speranza, della carità. È questo un lavoro lungo, impegnativo, che mai dovrà essere pensato concluso. Gesù

Vergine Maria, oggi inizia il mese a te consacrato. Tu ci hai insegnato che tutto possiamo chiedere a Gesù per amore dei fratelli. In questo mese di maggio ti invocheremo per tutti gli uomini, nostri fratelli, per questa umanità affranta e sofferente. Tu intercederai per tutti noi presso tuo Figlio Gesù ed Egli avrà compassione di noi. Amen.

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Don Francesco Cristofaro
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